L'antica via Antiniana collegava Neapolis a Puteoli "per colles", arrampicandosi sulla collina del Vomero e poi riscendendo verso l'attuale Fuorigrotta. Come ricorda il GAN, la strada partiva dalla Porta Cumana di Neapolis, in corrispondenza dell'attuale piazza San Domenico Maggiore, saliva l'attuale via Tarsia fin su verso piazza Mazzini e via Salvator Rosa, via Conte della Cerra, per salire verso l'attuale zona nota come Antignano (che da via Antiniana prende il nome) e scendere verso Pozzuoli attraversando l'attuale via Belvedere e la Canzanella fino a via Terracina, per seguire l'attuale via provinciale San Gennario, passare accanto alla Solfatara ed entrare nell'antica Puteoli per l'attuale via delle Vigne. Lungo il percorso sono tanti i reperti archeologici da ammirare e visitare, come ad esempio le terme romane di via Terracina. All'interno della stazione metro della linea 1 di Salvator Rosa è conservato un importante reperto archeologico: un ponte romano che faceva parte dell'antica via Antiniana. Restaurato dopo secoli di degrado (era stato anche inglobato in altre costruzioni nel corso dei secoli e modificato per diversi usi), quel che resta del ponte di via antiniana è l'ennesima dimostrazione della solidità degli assi viari degli antichi romani. Va ricordato che all'antica via Antiniana "per colles" fu poi aggiunta una via più rapida, nata per scopi militari,che sfruttava la crypta neapolitana, realizzata nel I sec. a.C.dal celebre Cocceio.
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Il ponte romano di via Antiniana (stazione metro Salvator Rosa)
Uno spaccato da palazzo Sansevero fino a via del Sole e Caponapoli
Uno spaccato che taglia il centro antico di Napoli, fra i tre decumani: dalla cappella di Sansevero (sulla destra in foto) su fino ad intravedere Sant'Aniello a Caponapoli, in quella che era l'acropoli dell'antica Neapolis. Le strade ritratte nella fotografia scattata da palazzo Sansevero sono via Raimondo de Sangro di Sansevero e via del Sole.