Molto simile all'epigrafe collocata in prossimità della facciata di San Nicola al Nilo, a pochi passi da piazzetta del Grande Archivio, in vico Figurari, sul portone d'ingresso di un palazzo vi è una lapide del 1709, che permette di ricostruire un piccolo spaccato della vita napoletana in quella zona. Proprio là, a pochi passi dal monastero dei Santi Severino e Sossio (poi divenuto archivio di Stato), vi era una taverna con annessa cantina e cellaio, che, secondo sentenza emanata dal cardinale Francesco Pignatelli, fu dichiarata "profana". Queli luoghi, pertanto, non potevano godere di immunità ecclesiastica. La precisione con cui erano indicati i locali è legata probabilmente all'importanza che aveva tale immunità, che da una parte permetteva a chi vi entrava di trovar rifugio, dall'altra faceva sì che quei luoghi fossero esenti da tasse e balzelli del regno. Purtroppo la lapide è consumata ai lati e la seconda parte risulta di non immediata lettura, "n[on] se ne vogliono li superiori del monasterio de SS Severino e Sossio a cui sta annesso servire per servi[...], ma di sicuro il significato del messaggio è chiaro: chi entrava nel monastero godeva di immunità, chi invece entrava nella taverna o negli spazi ad essa collegata... no.
Il testo completo dell'epigrafe di vico Figurari:
Il testo completo dell'epigrafe di vico Figurari:
Questa taverna con il suo cortile scoverto [e il]
suo contenuto e vacuo della cantina seu cellaro
che siegue dentro di essa taverna sino al muro di fa
[...]rica a mano dritta nel ingresso di detto cellaro
[i]ncluso anco il vacuo situato tra la prima e seconda
porta di detto muro sono stati dichiarati profani
che non godono di immunità ecclesiastica in virtù di
sentenza emanata dall' EM. e REV. Sig. Card. Pignatelli
arcivescovo di Napoli e delegato apostolico
[...]otto li 14 del mese di giugno 1709. Ogni volta ipero
[...]e starà tutto detto luogo affittato a secolari e n[on]
se ne vogliono li superiori del monasterio de Ss
Severino e Sossio a cui sta annesso servire per servi
[...] proprio di detto monasterio nel quale casa
[...] sarà immune et de iure
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