A dispetto delle graduatorie nazionali continuamente rimbalzate sui media nazionali, quest'anno la Federico II di Napoli ospiterà le attività di ricerca di due giovani scienziati premiati oggi con gli " ERC starting grant", gli european research council grants, le borse di studio per i progetti d'eccellenza nell'ambito della ricerca in Europa. Su 3273 domande pervenute sono stati premiati 328 giovani ricercatori che otterranno fino a due milioni di euro per finanziare il proprio progetto di ricerca all'interno dell'ente o dell'università da loro selezionate. Gli italiani premiati quest'anno sono 28, terzi per numero dopo tedeschi e francesi. Peccato che, come sempre accade in questi casi, solo 11 progetti verranno finanziati in Italia, dato che più della metà dei giovani ricercatori vincitori dello "starting ERC grant" sono ricercatori all'estero. L'Italia infatti come paese ospitante dei grant finanziati è al settimo posto al pari di Austria e Danimarca.
Fra gli 11 progetti che verranno finanziati in Italia (dieci sono affidati ad italiani) tre verranno ospitati dal CNR, due dall'Università degli studi di Napoli Federico II e dall'università di Torino e gli altri in altre strutture.
Colpisce che in questa graduatoria così striminzita per l'Italia e con gran parte dei ricercatori italiani che sceglie di portare gli euro finanziati in strutture estere, che due progetti d'eccellenza saranno attuati proprio a Napoli, in quella Federico II troppo spesso agli ultimi posti nelle classifiche italiane stilate dai giornali...
Per completezza, va scritto che un grant è stato assegnato nel settore disciplinare delle scienze della vita, vincitrice la ricercatrice dott.ssa Monica Dentice con il progetto "Strategies Targeting Thyroid Hormone in Athrophy Related Syndromes", mentre l'altro è stato assegnato nel campo delle scienze umane, alla ricercatrice dott.ssa Maria Chiara Scappaticcio con una ricerca su antichi papiri: "Papyri and LAtin Texts: INsights and Updated Methodologies. Towards a philological, literary, and historical approach to Latin papyri".
Complimenti per il grandissimo risultato ad entrambe
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