Sono in pochi a saperlo, ma dietro l'enorme mole del gigantesco palazzo che domina piazza Cavour, realizzato nel 1954 per essere la nuova sede dell'Ospedale degli Incurabili e poi divenuto sede di numerose scuole ed uffici pubblici, vi è un preziosissimo reperto della Napoli greca.
Una parte dell'imponente cinta muraria greca è infatti incredibilmente rimasta in piedi, nonostante le assurdità edilizie che caratterizzarono Napoli nel secondo dopoguerra, soffocate sotto la collina di Caponapoli fra rampe stradali da una parte ela mole del palazzo che fu progettato dal Guerra.
Le mura riportano ancora, ad oltre 2000 anni di distanza dalla costruzione, i segni tipici che i tagliapietre incidevano per indicare su ogni blocco la cava di appartenenza (abitudine perpetuata nei millenni, dato che segni simili appaiono anche sul bugnato del Gesù Nuovo, anche se in quel caso son stati interpretati come simboli esoterici o note musicali). Le fotografie son state realizzate nell'ambito di un giro più ampio riguardante la zona di piazza Cavour e della Sanità organizzato dall'associazione celanapoli.
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