Due giovani parcheggiano il proprio motorino in piazza Vittoria, una ragazza vede una fioriera e la utilizza come contenitore dei rifiuti per svuotare cartacce dalle proprie tasche, un cittadino attivo apostrofa il gesto chiedendo semplicemente civiltà, ne nasce una accesa discussione, volano prima gli insulti e poi un pugno che colpisce Stefano Maria Capocelli in pieno volto. Non è una scena nuova: chi cerca con il proprio impegno civile di contribuire alla tutela ed alla salvaguardia della città sa che ad ogni tentativo di richiamare al senso cicivo può corrispondere un'offesa, una minaccia, un gesto violento. Chi dedica il proprio impegno per cercare di risollevare le sorti di Napoli sa che la risposta dei passanti sarà un "ma che te ne fott..." o un " ma chi te lo fa fare". E' l'altra faccia della medaglia, quella Napoli stanca e delusa che fa da contraltare a quella attiva, che segnala piccole e grandi ingiustizie, che cerca di risolvere piccoli disservizi. La disavventura di Stefano però, almeno per una volta, supera i confini della stretta cerchia di amicizie ed arriva su NapoliToday e sui social network, perchè Stefano è un ex consigliere della II Municipalità in quota IdV e fa parte dei più strenui sostenitori del sindaco De Magistris, gestore della pagina facebook dedicata a Napoli città metropolitana, fondatore insieme ad altri dell'associazione uècap, il cui scopo principale è proprio quello di organizzare iniziative di cittadinanza attiva accanto ad una corretta pubblicizzazione delle attività dell'attuale amministrazione comunale.
Allora l'amico Stefano non me ne voglia a male, ma la foto del suo volto tumefatto può diventare uno spunto di riflessione, un punto di partenza ancora una volta per tentare di riunire le diverse anime "attive" della cittadinanza, per cercare di capire perchè in troppi si girano dall'altra parte.
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