Inerpicata sulla collina di Pizzofalcone, a metà fra cielo e mare, villa Ebe è immersa in uno dei luoghi più affascinanti ed al contempo degradati di Napoli. E'
notizia di pochi giorni fa che qualcosa inizia a muoversi nel verso giusto, dopo un profondo stato di abbandono e degrado causato anche da un incendio nel 2000: dopo anni è stato risistemato il giardino adiacente ai ruderi della villa scelta come ultima dimora dall'eclettico napoletano (di origine scozzese ma di natali partenopei) Lamont Young, che proprio qui decise di porre fine alla propria esistenza, suicidandosi. Young fu, come recita la colorata epigrafe posta all'ingresso della villa che prende nome dalla moglie, utopista, inventore, ingegnere di una Napoli moderna. Suo il castello Aselmeyer ed altre strutture eclettiche con inclinazione al neogotico, suo il progetto primigenio di una metropolitana di Napoli, sue alcune stralunate idee su come riprogettare il lungomare cittadino e Bagnoli. Allo stato attuale la villa versa ancora in stato di abbandono ma la speranza è che il castello di Pizzofalcone possa tornare a splendere come nelle immagini degli anni '30 (la costruzione è del 1922).
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Le finestre del castello, di chiara ispirazione neogotica |
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Lamont Young utopista, inventore, ingegnere di una Napoli moderna |
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Ancora il castello di Pizzofalcone visto dalle rampe Lamont Young, con una bella bouganvillea in primo piano |
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