Bella e dannata, piazza mercato è uno dei luoghi simbolo di Napoli, densa di storia a partire dalla fine del Medioevo. Qui, nel campo del moricino nella seconda metà del 1200 fu spostato il mercato cittadino, dall'antica collocazione di piazza San Gaetano, per volere di Carlo d'Angiò. Qui per secoli si sono alternati scambi mercantili ad eventi storici di fondamentale rilievo per la città, dalla decapitazione di Corradino di Svevia alla rivolta di Masaniello, alla decapitazione dei martiri della rivoluzione partenopea del 1799. La piazza oggi ha perso il ruolo di primo piano che aveva svolto per secoli, prima a causa dei gravi danni legati ai bombardamenti ed all'esplosione della Caterina Costa durante la seconda guerra mondiale, poi a causa degli scempi edilizi di cui palazzo Ottieri è enorme simbolo, infine con l'abbandono di buona parte dei commercianti che a metà anni '80 lasciarono il mercato per fondare il CIS di Nola. Oggi la piazza appare come un enorme campetto di calcio (le strisce che delimitano il campo si vedono con google maps), con due porte regolamentari, le fontane-obelischi monumentali in pieno degrado e l'enorme profilo di palazzo Ottieri (costruttore/assessore della giunta laurina autore.... con buona pace di ogni conflitto d'interessi) a tagliare definitivamente la piazza sia dalla vicina piazza del Carmine che dalla via Marina.
Una foto panoramica di piazza Mercato |
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