Un grafico dai documenti della NATO pubblicati su Il Mattino |
Bevi Napoli e poi muori. La copertina dell'Espresso in uscita domani è tanto forte quanto criticabile. Il settimanale infatti ha avuto accesso ad un corposo dossier americano sulla qualità dell'aria e delle acque di parte di Napoli e delle aree della provincia in cui vi sono alloggiamenti degli americani di stanza in Campania per via della presenza del comando NATO. Alla vista della copertina, sono state fortissime le critiche, con minacce di ricorrere alla Procura della Repubblica per fermare l'uscita del settimanale nelle edicole, da parte della classe politica intera partenopea e campana ed il Mattino ha in parte "rovinato" lo scoop de L'Espresso pubblicando integralmente il dossier NATO (parte 1, parte 2 e parte 3 del documento - si tratta di migliaia di pagine ovviamente in inglese).
Perchè le critiche? Il documento riguarda uno studio costato decine di milioni di euro relativo al periodo 2009-2011, ovvero al momento di maggiore crisi dell'emergenza rifiuti a Napoli ed in Campania. La paura riguardante la salute dei propri cittadini da parte degli americani era abbastanza comprensibile, dato che incivili e delinquenti bruciavano quotidianamente in molte zone, anche in città, i cumuli di rifiuti rimasti per strada. Perchè pubblicarlo ora, proprio in corrispondenza con un altro scandalo, quello dei rifiuti seppelliti nel casertano? Si può capire che faccia notizia ma appare quanto meno inopportuno, oltre che eccessivamente allarmista per una serie di fattori che si vanno ad elencare:
1) per quanto concerne la qualità dell'aria è indubbio che in quegli anni vi siano stati enormi problemi legati elle emissioni di diossina e schifezze varie in atmosfera... cosa che oggi non accade a Napoli, che di sicuro non risulta fra le città più inquinate d'Italia o d'Europa.
2) Il presupposto principale riguardante l'analisi delle acque è che molte persone utilizzano pozzi per rifornirsi d'acqua e mescolare l'acqua di rubinetto con quella gratuita di pozzo, così da creare un rischio di "backflow" che potrebbe portare parte dell'acqua di pozzo in circolo nell'acquedotto. (Cosa assurda ed illegale che pare accada in alcuni parchi di villette in zona Lago Patria e simili... di certo non in città...).
3) Negli articoli (su Il Mattino ad esempio) si dà grande attenzione alla presenza di colibatteri fecali nelle acque potabili, peccato però che la spiegazione della NATO (documento 3) sia
"One possible explanation for these results is the lack of routine disinfection of household tap water holding/storage tanks that are used to maintain the water supply/pressure in residences despite fluctuations in the public water supply distribution system. If these holding/storage tanks are open at the top, animals and other material can enter the tank and may result in an unsanitary condition. "
l'assenza di pulizia e "disinfezione di routine dei serbatoi di stoccaggio che vengono utilizzati per mantenere la fornitura di acqua / pressione in residenze"
Per quanto riguarda i coliformi fecali
This is not surprising because at the time samples were collected, the majority of residences that obtained their tap water from private wells were located in these study areas"non sorprende in quanto la maggioranza delle residenze che ottengono la propria acqua potabile da pozzi privati vive nelle aree interessate".
Le indicazioni più interessanti riguardano la presenza di uranio
the uranium exceedances are most likely associated with natural background concentrations rather than illegal disposal of radioactive waste.
le concentrazioni sono probabilmente legate alla tipologia di terreno piuttosto che ad eventuali rifiuti radioattivi presenti in zona...
Di che si sta parlando?
Nessun commento:
Posta un commento