pale eoliche e case abbandonate - Puglia |
Al confine fra Campania e Puglia c'è uno dei più grandi parchi eolici in Italia: energia pulita, rinnovabile, senza emissioni ed a un costo tutto sommato contenuto. Mentre in Nord Europa si investe tantissimo per realizzare anche piattaforme off-shore (in mare) ed ottenere energia pulita mediante enormi pale eoliche, in Italia l'energia eolica è talvolta vista con "sospetto" e quasi con avversione da associazioni storicamente impegnate in difesa di ambiente e paesaggio, a causa soprattutto dell'impatto visivo che hanno questi giganteschi eredi dei mulini a vento. Al di là di vicende di cronaca "nera" slegate dalla tipologia di fonte energetica in sè, colpisce la posizione di Italia Nostra e la presenza di comitati per il "NO" all'eolico o alle rinnovabili ogni volta che si deve avviare la procedura per costruire nuovi generatori eolici, al Nord come al Sud (esiste persino un "Comitato Nazionale contro Fotovoltaico ed Eolico nelle aree verdi e naturali." ).
Di sicuro, va scritto, esistono delle realtà paesaggistiche da tutelare così come andrebbe studiato per bene come ridurre al minimo l'impatto ambientale che i generatori eolici hanno sugli uccelli migratori che spesso impattano contro le pale dei generatori (per tal motivo anche la LIPU figura spesso fra le associazioni contro l'eolico). Di certo però è indubbio che lo sfruttamento dell'energia eolica, oltre ad avere origini antichissime, ha un rapporto "costi/benefici" per l'ambiente, la natura e l'uomo altamente conveniente, soprattutto se confrontato con le conseguenze che le tradizionali fonti energetiche hanno sia sull'ambiente che sul paesaggio. Fra l'altro non sempre un generatore eolico peggiora il paesaggio, soprattutto se costruito in zone poco densamente abitate e poco sfruttate da un punto di vista agricolo.
Va ricordato, infine, che le fonti rinnovabili di energia rappresentano un patrimonio per il Sud Italia, del resto, guardando la distribuzione dei grandi impianti eolici in Italia (fonte Legambiente), si può notare come questi siano in massima parte concentrati al Sud, fra Campania, Puglia e Sicilia.
Di sicuro, va scritto, esistono delle realtà paesaggistiche da tutelare così come andrebbe studiato per bene come ridurre al minimo l'impatto ambientale che i generatori eolici hanno sugli uccelli migratori che spesso impattano contro le pale dei generatori (per tal motivo anche la LIPU figura spesso fra le associazioni contro l'eolico). Di certo però è indubbio che lo sfruttamento dell'energia eolica, oltre ad avere origini antichissime, ha un rapporto "costi/benefici" per l'ambiente, la natura e l'uomo altamente conveniente, soprattutto se confrontato con le conseguenze che le tradizionali fonti energetiche hanno sia sull'ambiente che sul paesaggio. Fra l'altro non sempre un generatore eolico peggiora il paesaggio, soprattutto se costruito in zone poco densamente abitate e poco sfruttate da un punto di vista agricolo.
Va ricordato, infine, che le fonti rinnovabili di energia rappresentano un patrimonio per il Sud Italia, del resto, guardando la distribuzione dei grandi impianti eolici in Italia (fonte Legambiente), si può notare come questi siano in massima parte concentrati al Sud, fra Campania, Puglia e Sicilia.
La fotografia scattata a circa 10 km da Candela (Puglia) verrà pubblicata anche su fotografiareale e l'argomento verrà nuovamente ripreso sul blog tecnico dell'autore.
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