Petizione per una degna sistemazione dei resti dei Martiri della Repubblica Napoletana

Il Nuovo Monitore Napoletano, periodico mensile diretto dalla storica Antonella Orefice, ha lanciato sul web la proposta, condivisa e condivisibile di ricordare i nomi dei cosiddetti "martiri della Repubblica Napoletana" con una targa in marmo da collocare all'interno o in prossimità della basilica del Carmine, sotto il cui pronao, nel fango, giacciono senza nome e senza memoria storica le spoglie di ventisette di quegli illuminati intellettuali che provarono in un momento storico complicatissimo a creare una Repubblica a Napoli retta da filosofi, storici, giuristi.   Esplicative in tal senso le parole che in un certo senso introducono al Saggio Storico sulla Rivoluzione Partenopea del 1799  di Vincenzo Cuoco.
Come va il mondo! Il re di Napoli dichiara la guerra ai francesi ed è vinto; i francesi conquistano il di lui regno e poi l’abbandonano; il re ritorna e dichiara delitto capitale l’aver amata la patria mentre non apparteneva piú a lui 
In questa sede non si vuole entrare nell'assurda disputa fra neoborbonici e repubblicani, non si vuol tentare di riscrivere la storia. La Storia ha già sancito che i nomi dei vari Luigia Sanfelice, di Francesco Mario Pagano, di Ettore Carafa e dei tanti morti per un ideale ancora non maturo siano nel novero degli eroi e dei patrioti. Sarebbe giusto che il luogo di sepoltura di alcuni di loro fosse degnamente indicato.

Il testo della petizione

Alla Cortese Attenzione del Sindaco di Napoli

I firmatari della presente petizione chiedono che le vittime della repressione Borbonica del 1799, i cui resti giacciono nei sacelli del pronao della Basilica del Carmine Maggiore della nostra citta, vengano ricordate con una targa di marmo da collocare a cura della municipalita’,o in alternativa, che venga concesso con iter burocratico velocizzato ai promotori della presente petizione di farlo a loro spese . La nostra richiesta non va “ contro qualcuno “ ma e’ doveroso esercizio della pieta’ umana. Esercizio che e’ un obbligo per tutti indipendentemente da come diverse sensibilita’ e opinioni interpretano i fatti che videro protagonisti quei morti
Riteniamo inoltre nostro obbligo ricordare quanti ,primi in Italia, hanno fatto propri i valori della Liberta’ , Uguaglianza e Fratellanza, accendendendo a proprio a Napoli una fiaccola che poi altri hanno portato in tutta Italia e nel mondo. Non possiamo non ricordare il loro sacrificio che con rispetto e gratitudine, e non possiamo non ricordare alle generazioni presenti e future che e’ grazie al sacrificio di questi martiri che oggi noi e loro siamo liberi.

I firmatari  

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