Su Storia Meridiana è stato lanciato da alcuni giorni "ManifestoCultura", (hashtag #ManifestoCultura su twitter - qui il link per aderire al Manifesto).
L'idea di base è quella di realizzare un documento e creare una sorta di network di esperti, appassionati, amanti del patrimonio artistico e culturale italiano che sia da supporto per l'attività del ministro Bray, un gruppo di vere e proprie "sentinelle". Il "manifesto" per una nuova politica di gestione del patrimonio culturale italiano sarà "stilato da chi vive ogni giorno il disagio
dal di dentro e da chi lo vive dall'esterno, come "consumatore finale",
costretto a fare le file per un biglietto, oppure a farsi centinaia di
chilometri per vedere il cartello "chiuso per sciopero", o peggio per
"inagibilità". L'indignazione non ha color politico, non ha professione,
non ha latitudine", come si legge nella pagina di descrizione di questo progetto.
Chi vuole può consultare la bozza di "manifestocultura" e partecipare con il proprio supporto, le proprie competenze, le proprie idee.
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