Panorama di Napoli da via Caracciolo |
Il mare di Napoli a Mappatella Beach, davanti a via Caracciolo sembra essere fortemente inquinato, con concentrazioni di Enterococchi intestinali maggiori di 400 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli maggiori di 1000 UFC/100 ml (ovvero in entrambi i casi il doppio rispetto ai limiti di legge.) Questo è quanto emerso dai dati delle analisi effettuate da Goletta Verde in questi giorni in provincia di Napoli, dati che contrastano non poco con l' "eccellente" assegnato dall'ARPA Campania alla qualità delle acque di balneazione dinanzi il lungomare di Napoli. Un enorme campanello d'allarme che si aggiunge a quello fatto risuonare dalla procura delle Repubblica alcuni mesi fa, quando dalle analisi effettuate fu evidenziata la presenza di cadmio e cromo nelle acque.
L'apparente incongruenza di dati evidenzia ancora una volta come un singolo prelievo al mese, ovvero quanto previsto dalla vigente normativa per monitorare le acque di balneazione, sia insufficiente per tutelare la salute di quanti non vogliono rischiare la salute per una giornata al mare.
L'ARPA infatti è solita èffettuare un secondo prelievo solo in caso di responso "sfavorevole" alla balneazione del primo, come accaduto di recente per quanto riguarda la baia di Ieranto, indicata incredibilmente (il dato di concentrazione di escherichia coli era di oltre 800 UFC/100 ml a fronte di un limite massimo di 500 UFC/100 ml) come inquinata e poi dopo due giorni indicata nuovamente come incontaminata.
Di sicuro il sindaco di Napoli dovrebbe chiedere nuove e più frequenti analisi, anche a spese dell'amministrazione comunale, per evitare rischi per la salute dei bagnanti tanto di "mappatella beach" quanto di più titolati stabilimenti balneari di Posillipo.
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