E' bello tornare a Città della Scienza a tre mesi o poco più dall'incendio che devastò uno dei luoghi più visitati di Napoli e più amati dai bambini. E' vero, quel che c'era in buona parte è andato perso, i segni del rogo ancora sono là e la sensazione palese è che si siano volute adattare aree a nuovi scopi ed utilizzi, ma è fantastico in un'Italia in genere immobile che lo "Science Center" abbia riaperto così presto i battenti e che soprattutto l'area dedicata ai bambini, l'officina dei piccoli, sia stata in tempi rapidissimi ripresentata.
Un po' più lontana dal mare, al margine di un'area dal futuro ancora troppo incerto, Città della Scienza riaperta parzialmente offre una serie di attrattive nuove e percorsi naturalistico-didattici, mentre l'officina dei piccoli, orfana della casa in costruzione ma non della marionetta digitale BIT, vero idolo dei bambini, è rinata grazie alla mostra-gioco "Equilibrio" realizzata dal MUBA di Milano e "ricostruita, mattone su mattone, grazie anche ai tantissimi disegni dei bambini colpiti profondamente dalla distruzione della "vecchia" città della scienza.
Questo non è il tempo delle polemiche sulla gestione del centro di divulgazione scientifica bensì quello della ricostruzione e della difesa di luoghi simboli di Napoli.
Città della Scienza è aperta, portateci i vostri bambini... hanno bisogno di nutrirsi fantasiosamente di scienze e natura.
In questi giorni è al PAN la mostra-asta "Incendium" il cui ricavato sarà devoluto ai fondi per la ricostruzione di Città della Scienza.
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