Vendo Bagnoli, chi investe sul futuro di Napoli?


Guardando questa fotografia a cosa pensate?
Ad un'area industriale  dismessa ed abbandonata od alla più grande scommessa per rilanciare Napoli?
A tutti i materiali inquinanti disseminati sul terreno di Bagnoli oppure alla più grande possibilità che Napoli ha di riqualificarsi? 
 L'occasione per riflettere ancora su una delle aree paesaggistiche più belle d'Italia è la pubblicazione del nuovo bando per la vendita di lotti edificabili su una superficie complessiva di 64000 m2, con prezzi in ribasso rispetto al precedente bando andato deserto.
Il futuro di Napoli passa per Bagnoli, eppure c'è ancora tanta incertezza, che non contribuisce a spingere sponsor ed investitori a farsi avanti.
Se infatti i progetti avviati da BagnoliFutura sono tanti ed in massima parte indirizzati verso la vocazione turistico ambientale accoppiata al recupero di elementi di archeologia industriale, allo stato attuale c'è ben poco di terminato.  La porta del parco è quasi una cattedrale nel deserto, con il parco dello sport ancora da ultimare e che è già in stato di abbandono.
Quelle strutture bianche a forma di bicchiere visibili nella fotografia altro non sono che l'ex impianto per il trattamento delle acque dell'ex italsider, che già sono pronte per diventare il nuovo acquario di Napoli, gestito dalla Anton Dohrn per quanto riguarda le attività di ricerca e salvaguardia e da una società esterna per quanto riguarda le attività aperte al pubblico.  Peccato però che siano carenti ancora le infrastrutture essenziali, dato che è facile notare che non vi è alcuna via di accesso costruita per raggiungere l'acquario.  Eppure l'acquario dovrebbe aprire in estate...
 Di certo le notizie riguardanti le trivellazioni per verificare l'ipotesi di realizzare in loco una centrale geotermica, con tutte le implicazioni in termini di sicurezza e di paure legate a qualsiasi intervento su uno dei pochi super-vulcani del mondo, nonchè l' ipotesi ventilata alcuni mesi fa dall'amministrazione comunale di realizzare in loco un impianto per il trattamento a freddo dei rifiuti, non contribuiscono a dar maggior fiducia agli investitori in quanto si tratta di progetti che sono diametralmente opposti alla concezione di Bagnoli che è stata data nel recente passato: luogo per turismo, verde, sport, eventi di massa.
Accanto ai tre progetti di riqualificazione già conclusi, la porta del parco, il pontile Nord di Bagnoli e la ristrutturazione della grande ciminiera (in foto) e del carro ponte,  sarebbe importantissimo per Napoli entrare in possesso nel breve periodo finalmente di un acquario moderno (la stazione zoologica della Villa comunale è meravigliosamente antica, ma ha ovviamente un basso appeal turistico) e tematico, essendo dedicato in buona parte alle tartarughe marine, di un parco interamente dedicato allo sport e di tutte quelle aree previste nei vari progetti.  Quel che però conterà più di tutto sarà il recupero del litorale, l'eliminazione delle sostanze inquinanti ed il coraggio di continuare ad investire su Bagnoli affinchè possa diventare uno dei luoghi simbolo di riqualificazione in Italia di ex aree industriali. 

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