Via Caracciolo durante un weekend di dicembre |
La pedonalizzazione del lungomare di Napoli e la ztl del mare hanno diviso Napoli in fazioni. La manifestazione organizzata stamattina in piazza Vittoria dagli appartenenti all'associazione Cittadinanza attiva in difesa di Napoli (gruppo su facebook con oltre 5000 iscritti) presieduta da Lucio Mauro ha avuto il merito di porre all'attenzione dei media un dissenso silenzioso troppo spesso sottovalutato, nonostante la non straripante partecipazione al "flash mob". In poche ore sono apparsi articoli sui principali quotidiani on line, articoli su siti e blog locali, discussioni su facebook come se il lungomare fosse stato chiuso da poche ore e non da mesi.
Che Chiaia e Napoli più in generale sia divisa per quanto riguarda le opinioni sul lungomare liberato e la ztl del mare appare evidente anche dai sondaggi lanciati da Il Mattino (Ztl e crisi, giusta la protesta? con il 53% di Si) e la Repubblica (Sei favorevole alla chiusura del lungomare? con il 60% di si, scesi al 51% il giorno 17 gennaio), i cui risultati sono solo a prima vista discordanti.
La maggioranza dei napoletani infatti, stando anche a quel che si legge in rete o si apprende discutendo per strada - nel gruppo di discussione sulle ZTL, oltre 3000 iscritti, ad esempio - è al contempo favorevole alla pedonalizzazione del lungomare e critica sui dispositivi di traffico che interessano Chiaia. La miopia dell'attuale amministrazione infatti sta nel non voler valutare gli effetti che provvedimenti presi in un periodo caratterizzato da una profonda crisi del trasporto pubblico locale stanno causando sul traffico cittadino e sulle abitudini di chi a Napoli lavora e non semplicemente passeggia. Se infatti è oramai chiaro che la ztl del mare non ha prodotto riduzione dell'inquinamento ( analizzando i dati delle centraline ARPA si può notare anzi un peggioramento della qualità dell'aria con e senza la ztl del mare fra il 2011 ed il 2012), se è evidente a tutti che il lungomare liberato attrae migliaia di persone solo in caso di grandi eventi o nei weekend dei mesi primaverili ed autunnali, se è palese che via Caracciolo sia un deserto di asfalto durante i giorni feriali, in pochi al comune si sono mossi per modificare un dispositivo che non funziona.
Sarebbe facile effettuare semplici modifiche (Ad esempio):
- Riaprire la riviera di Chiaia a tutto il traffico veicolare nei giorni feriali, almeno fino alla chiusura dei cantieri della linea 6 ed al ritorno in funzione di un numero accettabile di bus
- Riaprire via Caracciolo al traffico nei giorni feriali per il tratto antistante la villa comunale (da via Dohrn a piazza Vittoria)
- Pedonalizzare in via definitiva via Caracciolo dinanzi alla rotonda Diaz e via Partenope almeno di sera e nei weekend
- definire la ztl di Chiaia come la somma delle tante piccole ztl interne
Una via intermedia, realizzata per gradi, farebbe contenti tutti, nella consapevolezza che gli interventi veri vanno fatti per potenziare il trasporto pubblico locale e che qualsiasi provvedimento o discussione sulla mobilità sostenibile senza trasporti pubblici perde valore.
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