E' triste vedere in che condizioni debba vessare una delle ultime opere d'arte realizzate dal grande Antonio Canova, il monumento equestre a Carlo III di Borbone, in piazza del Plebiscito a Napoli, vandalizzato da scritte e graffiti di ogni colore. La stupidità di alcuni, accoppiata alla tradizionale assenza di controlli da parte di altri, rendono del tutto inadeguato il principale biglietto da visita di Napoli, quella piazza del Plebiscito (un tempo largo di Palazzo) simbolo della rinascita di Napoli della prima metà degli anni '90. I due prestigiosi monumenti equestri - c'è anche quello dedicato a Ferdinando I delle Due Sicilie - furono commissionati ad Antonio Canova dai Borbone in occasione del ritorno a Napoli dopo la sconfitta di Napoleone anche se in realtà la statua di Ferdinando I fu in parte realizzata da uno scultore della scuola del Canova, essendo sopraggiunta la morte di quest'ultimo nel 1822, prima dell'ultimazione dell'opera d'arte. E' una vergogna che non si intervenga per pulire e per ripristinare la bellezza dei monumenti, così come è una vergogna permettere che i leoni che ornano il colonnato di San Francesco di Paola siano sporcati da scritte e che provenga forte odore di urina in corrispondenza di questi, come se il monumento di notte possa diventare un bagno pubblico all'aperto.
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