La banca dell'acqua di zi' Nennella a Napoli - novembre 2011 |
Che fine ha fatto la banca dell'acqua in marmo ritratta nel libro La Napoli di Bellavista? Impacchettata da anni oramai, da quando l'ultima proprietaria morì centenaria, sotto le assi di legno e l'impalcatura di metallo giace un monumento nazionale, "l'antica banca all'acqua solfurea", come recitava la scritta sul marmo bianco dell'acquafrescaia "Zi Nennella", divenuta celeberrima a causa della fotografia pubblicata oramai un quarto di secolo fa nel libro di Luciano de Crescenzo. La famosa raccolta di fotografie della Napoli in bianco e nero e testi del celebre scrittore è oramai fuori catalogo ma fortunatamente alcune immagini sono state scannerizzate e pubblicate sul blog Il mondo di Carmen.
Chi, passeggiando per via Banchi Nuovi, davanti ad un sempre più abbandonato Palazzo Penne, si dovesse imbattere in quello che a prima vista sembra uno sgangherato copri-cassonetto difficilmente può immaginare quanta storia partenopea sia celata al suo interno, una storia fatta di acqua zuffregna (sulfurea per i non partenopei), che veniva raccolta alle pendici di monte Echia nelle "mummarelle", antiche abitudini che solo da pochi anni si sono perse più per degrado delle fonti - le fontanelle all'altezza dei Cavalli di bronzo, ad esempio, sono in pessimo stato e chiuse da anni - che per abbandono da parte dei napoletani delle proprie antiche usanze.
1 commento:
Che potenzialità nascoste ci sono nella nostra città. Infinite! Ciao Fabrizio,
Ognuno di questi posti, con la sua storia - e quindi con la sua unicità - potrebbe diventare da un lato un punto di attrazione per i turisti e dall'altro un motivo orgoglio per i Napoletani. Ci vorrebbe proprio un rivalorizzazione a 360° e allora per visitare la città non basterebbe un anno!
Peccato che ci manchi completamente lo spirito imprenditoriale. A cominciare dai ragazzi che sputano addosso ai turisti stranieri sui pullman panoramici.
Buona serata,
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