A volte pensando ai napoletani viene in mente quel "
continuiamo così... facciamoci del male" di Nanni Moretti. Sembra infatti che il sottolineare i problemi di una città piuttosto che gli aspetti positivi sia uno sport comune non solo dei denigratori di Napoli ma anche e soprattutto di quanti a Napoli sono nati e vivono o, ancora più spesso, di quanti da Napoli sono dovuti andare via per cercare altrove maggiori fortune. Accade che in
This Must be the place, prima esperienza ad Hollywood come regista del napoletano Paolo Sorrentino, il protagonista Sean Penn, almeno nella versione doppiata in italiano, si metta a ricordare di quanto fosse violenta Napoli e di come, mentre faceva il bagno qualcuno gli avesse rubato i vestiti. A prescindere dalla speranza che nella versione originale la storia narrata sia del tutto differente, non si comprende quale sia lo scopo di denigrare Napoli in un film che con Napoli - e l'Italia in generale - non ha nulla a che fare. La speranza è che la battuta del tutto decontestualizzata sia frutto di uno dei tanti incidenti in cui spesso incappano i pur bravissimi doppiatori nostrani, nel tentativo di dare un significato per il ritenuto incolto pubblico italiano a frasi o espressioni di provenienza straniera, il timore che però proprio nella versione nella propria lingua sia stato lo stesso regista a inserire Napoli nella discussione, quasi a buttar un po' di fango in più qualora ve ne sia il bisogno, resta.
La notizia è stata riferita ed è oggetto di una animata discussione su social network, dato che il sottoscritto ancora non ha visto la pur interessantissima pellicola del regista partenopeo.
2 commenti:
io non penso l'abbia denigrata anzi penso che abbia voluto minimizzare la violenza napoletana,di cui tanto si parla,accomunandola con la violenza che c'è in tutto il mondo,infatti dopo che sean penn racconta il furto degli abiti la ragazza gli risponde c'è violenza ovunque.Inoltre la scena,che ti consiglio vivamente di vedere,dura circa un minuto al max due e racconta la nostalgia che il cantante sean penn ha di napoli del caffè napoletano e del bagno fatto a posillipo.Penso che la tua critica sia davvero del tutto gratuita considerando il fatto che non hai neppure visto il film. Non ci si fa un'idea attraverso le opinioni degli altri è fallimentare!Per tutti quelli che hanno scatenato un putiferio per una battuta molto probabilmente nostalgica del regista dico di smetterla con questo vittimismo fa male alla città! napoli è una città violenta come molte altre nel mondo quello che logora questa città non è la violenza ma quello che c'è dietro alla violenza! senza rancore Cristina
io non penso l'abbia denigrata anzi penso che abbia voluto minimizzare la violenza napoletana,di cui tanto si parla,accomunandola con la violenza che c'è in tutto il mondo,infatti dopo che sean penn racconta il furto degli abiti la ragazza gli risponde c'è violenza ovunque.Inoltre la scena,che ti consiglio vivamente di vedere,dura circa un minuto al max due e racconta la nostalgia che il cantante sean penn ha di napoli del caffè napoletano e del bagno fatto a posillipo.Penso che la tua critica sia davvero del tutto gratuita considerando il fatto che non hai neppure visto il film. Non ci si fa un'idea attraverso le opinioni degli altri è fallimentare!Per tutti quelli che hanno scatenato un putiferio per una battuta molto probabilmente nostalgica del regista dico di smetterla con questo vittimismo fa male alla città! napoli è una città violenta come molte altre nel mondo quello che logora questa città non è la violenza ma quello che c'è dietro alla violenza! senza rancore Cristina
Posta un commento