La società Park and Leisure di Falchero che gestiva - a fatica - Edenlandia e zoo di Napoli è fallita da nemmeno 24 ore e già sono diverse le dichiarazioni che devono far riflettere e temere che Napoli possa perdere uno spazio verde dedicato ai bambini più piccoli che non ha eguali in città. Il giardino zoologico di Napoli meriterebbe di essere riqualificato e reinventato sotto certi aspetti per renderlo, seppur non per dimensioni, per qualità comparabile con i bioparchi di sapore più europeo, partendo dall'ottima base costituita da un'ampio terreno che ospita specie vegetali di ogni tipo ancor prima che un numero sempre più esiguo - circa 300 - di animali.
Archiviato a priori qualsiasi falso moralismo animalista - i giardini zoologici esistono ovunque e si tratta comunque sempre di animali nati in cattività che mai potrebbero essere reintrodotti nei loro habitat di origine -, quel che conta davvero è tutelare i bambini napoletani ancor prima che qualsiasi altro interesse economico legato alla Mostra d'Oltremare o ad altri enti o società pubbliche e/o private: il giardino zoologico di Napoli offre infatti ai giovanissimi aria pulita, verde in grandi quantità, viali alberati ottimi per contrastare l'arsura estiva e la possibilità di interagire con gli animali, cosa importantissima in una città cementificata dai palazzinari dei decenni passati.
Appare assurdo voler eliminare lo zoo e conservare, incrementandolo, il parco divertimenti in un contesto in cui di parchi di divertimento a tema ve ne sono innumerevoli e di ogni dimensione, mentre i bioparchi e giardini zoologici sono in numero di gran lunga inferiore: i bambini napoletani, infatti, per ammirare qualche animale dovrebbero recarsi a quello che un tempo era noto come Abruzzo Zoo o spingersi fino a Roma. La passeggiata nel weekend all'interno dello zoo di Napoli, ancora oggi nonostante gli anni di degrado, è un classico per chi ha bambini piccoli, un'innocente evasione dal traffico e dallo smog, un modo per far divertire i propri bambini mettendoli a contatto - stretto nel caso degli animali della fattoria - con la fauna più o meno selvatica.
Salviamo lo zoo di Napoli! Che le istituzioni, il sindaco in primis, siano lungimiranti nel proporre alternative alla chiusura definitiva del parco che possano prevedere la nascita - finalmente - a Napoli di un bioparco dal respiro europeo! A chiederlo sono i nostri bambini.
Appare assurdo voler eliminare lo zoo e conservare, incrementandolo, il parco divertimenti in un contesto in cui di parchi di divertimento a tema ve ne sono innumerevoli e di ogni dimensione, mentre i bioparchi e giardini zoologici sono in numero di gran lunga inferiore: i bambini napoletani, infatti, per ammirare qualche animale dovrebbero recarsi a quello che un tempo era noto come Abruzzo Zoo o spingersi fino a Roma. La passeggiata nel weekend all'interno dello zoo di Napoli, ancora oggi nonostante gli anni di degrado, è un classico per chi ha bambini piccoli, un'innocente evasione dal traffico e dallo smog, un modo per far divertire i propri bambini mettendoli a contatto - stretto nel caso degli animali della fattoria - con la fauna più o meno selvatica.
Salviamo lo zoo di Napoli! Che le istituzioni, il sindaco in primis, siano lungimiranti nel proporre alternative alla chiusura definitiva del parco che possano prevedere la nascita - finalmente - a Napoli di un bioparco dal respiro europeo! A chiederlo sono i nostri bambini.
2 commenti:
Sono pienamente d'accordo con te!
Ho pubblicato il tuo link nel mio gruppo su facebook "SALVIAMO L'EDENLANDIA E LO ZOO DI NAPOLI!!!". Sto cercando di far girare più voci possibili su internet...
La speranza è l'ultima a morire ;)
Sono pienamente d'accordo con te!
Ho pubblicato il tuo link nel mio gruppo su facebook "SALVIAMO L'EDNLANDIA E LO ZOO DI NAPOLI!!!", sto cercando di far girare voce su internet... la speranza è l'ultima a morire ;)
https://www.facebook.com/groups/276282472403663/
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