Le terme romane di via Terracina a Fuorigrotta a Napoli costituiscono l'esempio più classico di incapacità di gestire un patrimonio artistico smisurato come quello riguardante la città di Napoli. Una descrizione accurata del complesso archeologico delle terme di via Terracina, con diverse fotografie scattate attraverso le cancellate ed alcuni riferimenti bibliografici a siti specializzati in archeologia è stata pubblicata nel dicembre 2009, la fotografia scattata dall'interno del complesso universitario di via Claudio, adiacente alle antiche terme, dimostra come in due anni non sia cambiato nulla, a causa dell'assenza quasi completa di manutenzione ed al fatto che un patrimonio archeologico di notevole interesse in questi due anni a memoria di chi scrive non sia mai stato aperto al pubblico se non in rari casi "evento" organizzati da associazioni archeologiche composte da volontari.
da Gruppo Archeologico Napoletano: ci duole dover smentire quanto riportato; le terme romane di via Terracina sono state aperte, come di consueto, in molte occasioni durante l'anno 2011. Le ultime ad aprile, il 21 maggio per una serata evento e nel week end del 24-25 settembre. Inoltre l'associazione, in collaborazione con la Soprintendenza, è sempre disponibile per richieste, da parte di scolaresche, di aperture straordinarie. Non neghiamo che si possa creare un progetto di gestione diverso, che non si basi solo sul coinvolgimento di noi volontari - cosa per altro oggetto del progetto Euclid - ma auspichiamo che venga almeno fatta una corretta informazione!
RispondiEliminaE' un piacere leggere che le terme siano state aperte almeno tre giorni su 365 e che almeno in quei casi sia stata fatta un minimo di manutenzione, anche se a spese di volontari.
RispondiEliminaPotrete utilizzare questo piccolo spazio per pubblicizzare gratuitamente qualsiasi evento simile a quello da voi descritto, in quanto è davvero bello sapere che c'è chi combatte per aprire monumenti in genere chiusi e celati al pubblico.
A onor del vero c'è da due anni link alla vostra associazione nel post di riferimento riguardante le terme ;)
Quanto però riportato non smentisce la triste realtà di un sito di interesse enorme che è di fatto chiuso al pubblico, se non in casi eccezionali, e che non è gestito in maniera adeguata da chi dovrebbe curare il patrimonio archeologico, artistico e culturale napoletano.
RispondiEliminaLa cosa triste non è tanto il fatto che il sito sia abbandonato quanto quello che non gliene importa a nessuno (o quasi). Credo che ancor prima di mettere mano ai restauri delle pietre bisognerebbe risvegliare l'interesse per la cultura nelle persone.
RispondiEliminaHai proprio un bel blog. Complimenti.