Che il modello sia Barcellona è abbastanza chiaro, che Napoli possa trasformarsi con il tempo in una moderna metropoli aperta al turismo, alla cultura, all'arte anche povera e di strada è qualcosa di auspicabile, un sogno per chi da sempre immagina, ad esempio, Corso Umberto I chiuso al traffico e trasformato in una sorta di rambla, con artisti di strada, chioschi di fiorai, negozi aperti anche di domenica - già accade in prossimità di piazza Bovio - e tanti turisti oltre che residenti a passeggio.
Napoli per ora apre agli artisti di strada, confermando una tendenza già avviata nell'ultima stagione della sfortunata - è un eufemismo... - esperienza di Iervolino come sindaco. Più di una volta infatti nel recente passato gli artisti di strada sono stati chiamati in occasione di giornate di chiusura al traffico cittadino, per allietare grandi e bambini (si ricordano ad esempio giocolieri presenti sui bus dell'ANM qualche tempo addietro), già da tempo sono diversi i mimi che immobili attendono l'obolo per recitare la propria parte nelle principali piazze cittadine... un incremento nelle aree pedonali e nelle ville napoletane degli artisti di strada può solo far bene ai bambini napoletani e non solo!
Le dichiarazioni del sindaco di Napoli Luigi de Magistris riguardanti gli artisti di strada:
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