Lasciate stare San Gennaro per favore... è impensabile che una manovra finanziaria possa sconvolgere riti secolari e convincere "faccia gialluta" a fare il miracolo non più il 19 settembre ma, magari, la domenica o il lunedì successivo per fare contenti quei furboni della Lega e del Pdl al governo.
Se già sono in tanti a dubitare dei benefici economici legati all'abolizione dei "ponti", immaginando l'enorme danno economico per il settore alberghiero, probabilmente superiore a quei fantomatici benefici prospettati per il settore industriale, toccare agli italiani tutti le feste patronali, tradizioni secolari e rimaste spesso immutate nel corso dei millenni, al variare di dominatori e principi, di re e parlamentari, sembra una di quelle ridicole storie d'agosto utilizzate per riempire le pagine dei giornali.
I credenti vanno rispettati, gli amanti delle tradizioni pure, senza nulla togliere ai santi padri della Chiesa Pietro e Paolo, a Napoli sono in tantissimi a ritenere che "spostare" per legge la festa di San Gennaro in data diversa dal 19 settembre sia assurdo, ridicolo, offensivo e quasi blasfemo.
Il cardinale Sepe ha fatto comprendere attraverso note ufficiali che non cederà... sembra assurdo ma si prospetta una battaglia fra la Curia di Napoli ed il governo italiano per salvaguardare la festa di San Gennaro...
Non sarebbe stato molto più semplice e conveniente abolire le province inutili (almeno la metà delle esistenti) e dimezzare il numero di parlamentari ? Perchè prendersela con San Gennaro e gli altri santi?
1 commento:
semplicemente è tutto ridicolo, come la politica
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