Il prato "verde" di piazza Bovio a inizio estate... ogni traccia di verde ora è stata rimossa... |
Proporre di adottare aiuole, chiedere interventi di cittadinanza attiva come CleaNap, affidarsi alla buona volontà di istituzioni terze non possono essere quella bandiera bianca di resa senza combattere il cui scopo principale è coprire le inefficienze del servizio parchi e giardini. Sponsor e cittadini possono tappare i buchi, colmare eventuali lacune ma non sostituirsi in alcune zone in toto alla carenza strutturale di interventi da parte del comune di Napoli. Luigi de Magistris ha dimostrato finora nei primi 100 giorni di avere il carisma ed il carattere per combattere il lassismo e l'inerzia della macchina burocratica del comune di Napoli, con l'arrivo di settembre e la fine dell'estate sarebbe ora di investire tempo ed energie anche nel verde pubblico. Le aiuole fanno parte dei biglietti da visita che una città che ha la giusta pretesa di ambire ad occupare un posto di rilievo nel parterre delle grandi capitali dell'arte e del turismo europee non può trascurare. Dopo aver tolto - per ora - la monnezza dalle strade è ora di rinverdire i prati della città, di intervenire in modo oculato e corretto per risolvere una questione oramai annosa.
Se la priorità è ovviamente quella di "riportare per strada" i giardinieri, come accaduto per i vigili urbani - tornati in massa in alcune zone della città anche grazie al celebre "mega-concorso" - vanno realizzati anche, dove possibile e dove vi è carenza, sistemi di irrigazione automatici realmente funzionanti (una vergogna ed una perdita economica l' aver realizzato un prato in piazza Bovio senza prevedere l'installazione di irrigatori a tempo), così da sopperire con la tecnologia alla mancanza di braccia.
Settembre è oramai arrivato... nessuno vuole rileggere nell'agosto prossimo le solite frasi sul degrado e l'abbandono della villa comunale e degli altri parchi e spazi verdi della città.
Settembre è oramai arrivato... nessuno vuole rileggere nell'agosto prossimo le solite frasi sul degrado e l'abbandono della villa comunale e degli altri parchi e spazi verdi della città.
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