mare sporo a Sorrento - foto del giugno 2010 |
Consultando il sito dedito al monitoraggio delle acque di balneazione della provincia di Napoli (fonte ARPAC) e cercando in rete sui quotidiani locali, appare che è stata proibita la balneazione fino a poche settimane fa sia a Marina grande che a marina piccola. I prelievi effettuati dall'ARPA Campania nei mesi di aprile e maggio 2011 hanno dato esiti disastrosi ed hanno obbligato il sindaco Cuomo a vietare la balneazione. Da metà giugno, in seguito alle ultime analisi effettuate dall'ARPA, è stata nuovamente permessa la balneazione.
Vale la pena però riportare i dati dei prelievi delle analisi, in quanto se per quanto riguarda marina San Francesco, nel tratto di mare fra gli stabilimenti storici Leonelli e Peter's beach, il solo giorno sette giugno i campioni presentavano valori di escherichia coli e enterococchi intestinali DOPPI rispetto al valore limite previsto dalle normative, per tornare normali già al secondo prelievo effettuato, per quanto riguarda marina grande i dati, seppur tornati nella norma, erano impressionanti: nei due unici punti di prelievo pubblicati sul sito dell'ARPA Campania (sant'Anna, Marina Grande e "tra Apreda ed Aprea") si sono registrati valori fino a cinque volte superiori (24196 n/100 ml a fronte di un limite di 500 n/100 ml di escherichia coli il 14 e 18 aprile 2011 per il punto di prelievo "Sant'Anna, Marina Grande") in aprile, ancora a maggio i dati erano oltre i limiti consentiti dalla legge.
Una città come Sorrento non può permettersi ben tre divieti di balneazione su quattro punti di prelievo in prossimità dei principali stabilimenti balneari proprio in corrispondenza dell'inizio della stagione balneare. Considerato che anche l'anno scorso, proprio a ridosso degli stabilimenti balneari, furono diversi i giorni di mare sporco e presenza di chiazze di schiuma bianca ben poco attraenti dal punto di vista turistico, sarebbe il caso di valutare se davvero si tratta di episodi isolati o se è necessario immaginare di investire per arginare eventuali perdite o problemi agli impianti di depurazione.
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