rifiuti a Napoli - foto di archivio |
La spazzatura, mai sparita nelle ultime settimane in quartieri come Fuorigrotta, è tornata ad "allietare" le mattinate torride dei napoletani anche nei quartieri più centrali come Chiaia - cumuli stamattina in Piazza Vittoria come alla Riviera di Chiaia - e nel centro storico della città. Come chi scrive ha anche ricordato ieri sera, ospite in diretta radiofonica della trasmissione Giro di Boa di Radio Alma, radio giovane e multilingue in onda sulle frequenze FM di Bruxelles, in un'emergenza continua, per evitare il rischio "abitudine", è ora che davvero tutte le istituzioni, al di là dei partiti, degli schieramenti e del colore politico, lavorino di concerto per il bene di Napoli e dei napoletani. E' assurdo pensare che possa bastare un rallentamento nella macchina burocratica divisa fra competenze e finanziamenti fra comune, provincia, regione e governo, per far ripiombare Napoli nella monnezza. Pubblicare nuove fotografie è inutile, lo spettacolo terribile è sempre lo stesso, solo che di volta in volta cambiano le strade e le vie: oggi è via Leopardi, ieri era viale Marconi, oggi è piazza Vittoria ieri era via Toledo.
Bisogna dar tempo e mezzi al nuovo sindaco, Luigi de Magistris, per realizzare i propri piani riguardanti la raccolta differenziata porta a porta e la riduzione della produzione giornaliera di rifiuti, bisogna dar fondi a Napoli, a maggior ragione in epoca di crisi, perchè la città partenopea, risolta l'annosa questione rifiuti, possa contribuire realmente al rilancio del nostro Paese riscoprendo in pieno la propria vocazione turistica che già oggi, nonostante tutto, fa sì che siano decine di migliaia i turisti che quotidianamente visitano la città, una delle più complete mete turistiche europee in termini di unione di bellezze naturali ed architettoniche, enogastronomiche e culturali, con monumenti di ogni epoca, dalla Grecia Classica al rinascimento, dal barocco ai giorni nostri.
Nessun commento:
Posta un commento