mare inquinato all'altezza dello stabilimento Bikini (Vico Equense) - 25 luglio 2011 |
Un'unica scia di schiuma bianca unisce i comuni della penisola sorrentina. Da Castellammare di Stabia fin quasi a Sorrento, come già accaduto nello stesso periodo l'anno scorso, il fenomeno ben poco attraente delle chiazze di schiuma biancastra di dubbia provenienza -liquami provenienti da scarichi non depurati o cosa?- è tornato ad interessare buona parte del litorale della penisola sorrentina. Se è indubbio che le mareggiate ed i temporali dei giorni scorsi abbiano acuito il problema, appare evidente che sia giunta l'ora di intervenire in maniera fattiva affinchè il turismo di una delle località turistiche più famose d'Italia non possa cominciare a risentirne in termini di riduzione di presenze. Se infatti Massa Lubrense può vantare l'unica bandiera blu FEE della zona da oltre quattro anni, le notizie che provengono da Sorrento a ritroso verso Vico Equense e Castellammare di Stabia sono ogni anno peggiori. Il divieto di balneazione in vigore fra maggio e giugno a Marina Grande e Marina piccola a Sorrento è solo la punta di un iceberg ecologico-ambientale che rischia seramente di danneggiare l'immagine di Sorrento e dintorni. Investire sui depuratori per evitare situazioni di pericolo ed inquinamento, incrementare i controlli sui diportisti, effettuare prelievi ed analisi quasi giornalieri per tutelare i bagnanti ancor prima che i titolari degli stabilimenti balneari dovrebbe essere un dovere di tutte le amministrazioni comunali della zona. Del resto il WWF della Penisola Sorrentina più volte ha denunciato malfunzionamenti dei depuratori e sversamenti di liquami in mare ma le immagini mostrano che ben poco è stato fatto.
1 commento:
quanti ci invidiano per avere tale bellezza e poi non si fa niente per preservarla
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