Salpe, castagnole e piccoli saraghi - 1 metro di profondità circa |
Con l'arrivo delle belle giornate e l'inizio della stagione estiva, è giunto il momento di affrontare tematiche "balneari" con approfondimenti su spiagge e località costiere, come già fatto nel passato.
Un primo argomento che verrà trattato nelle prossime settimane riguarda le possibilità di fare "snorkeling" nelle zone della costiera sorrentina ed amalfitana, con piccole guide su fauna e flora che si possono facilmente incontrare immergendo la testa in acque in genere limpidissime nei mesi di giugno e luglio. Non essendoci velleità alcuna di realizzare una guida dei fondali che possa essere adatta ad esperti di immersioni con bombole o in apnea, ci si limiterà a descrivere quel che il comune bagnante può ammirare con maschera e boccaglio dalla superficie, limitando le immersioni a pochissimi metri di profondità.
La prima spiaggia oggetto di tali approfondimenti è quella di "cala di Puolo", frazione Puolo del comune di Massa Lubrense, già oggetto di un post pubblicato un anno fa.
E' indubbio che gli effetti dell'istituzione dell'area marina protetta di Punta Campanella cominciano a farsi sentire e che a poca distanza dalle spiagge collocate all'interno dei confini del parco è possibile ammirare una vasta gamma di specie marine.
Il costone roccioso e la presenza del solarium realizzato su quella che era la piattaforma in cemento per il carico/scarico del materiale di cava sulle navi, insieme alla forma della cala, fanno sì che a trenta-cinquanta metri dalla spiaggia siano pochi i bagnanti e il mare sia già dominio incontrastato della fauna ittica.
Partendo dalla spiaggia, sul lato destro della cala, è possibile già pochi metri dopo il bagnasciuga ritrovarsi a nuotare fra cefali, castagnole e salpe, mentre sugli ampi scogli che docilmente degradano in acqua, a pochi centimetri di profondità e proprio sotto i tanti lettini ed ombrelloni posizionati sul solarium, senza necessità di immergersi, è possibile ammirare donzelle, coloratissime donzelle pavonine e blennidi (bavose) di diversi tipi e colori, intervallate da gruppi di salpe intenti a brucare le alghe.
Fra uno scoglio e un altro, a maggiore profondità, è facile imbattersi in qualche sarago o occhiata e sono diversi gli sciarrani ed altri piccoli serranidi che fuggono via appena avvistati, mentre in giornate particolarmente tranquille è possibile scorgere una murena o uno scorfano.
Sempre sullo stesso versante di costa, sotto il solarium, appena superata lo scoglio accessibile tramite scaletta dallo stabilimento di Cala di Puolo, cambia lo scenario in quanto la roccia sotto una struttura in cemento abbandonata, risalente sempre al periodo in cui nella zona era attiva una cava, scende verticalmente verso il fondo. Dall'alto, situate su rocce a una profondità di circa quattro - cinque metri, è possibile scorgere oltre ai numerosi ricci sempre presenti in zona alcune stelle marine e varie specie ittiche fra quelle sopra riportate, mentre immergendosi anche di poco accanto al costone roccioso è possibile incontrare piccole cernie o altri piccoli serranidi, qualche granceola ben mimetizzata, oltre alle solite variopinte donzelle pavonine e donzelle.
Più impegnativa è l'escursione con maschera e boccaglio che può essere fatta nuotando verso lo stabilimento balneare Karama, situato in corrispondenza del punto di attracco dello yacth di Achille Lauro, il Karama appunto, proprietario a metà del secolo scorso dell'intera zona. Si tratta di un tratto di costone roccioso collocato a sinistra della spiaggia distante circa cinquanta-ottanta metri da questa, in condizione di mare aperto rispetto al lato di destra. E' più facile in tal caso imbattersi in pesci di dimensioni maggiori ed in banchi di saraghi, occhiate o altri. In prossimità del costone roccioso anche in questo caso sono prevalenti le donzelle pavonine, i ricci di mare, piccoli esemplari di blennidi sopratutto in prossimità della superficie.
Seguono diversi scatti fotografici realizzati all'interno della Cala di Puolo per profondità che vanno dai pochi centimetri fino a circa tre metri di profondità con una macchina fotografica digitale subacquea compatta CANON Powershot D10.
Per quanto riguarda fauna e flora individuabili a profondità maggiori rispetto a quelle visibili facendo semplicemente snorkeling si rimanda a siti specializzati nel "diving" o alla consultazione del sito della riserva di Punta Campanella .
©Fabrizio Reale - l'utilizzo delle fotografie può avvenire solo su approvazione dell'autore, indicando il link a questo post ed il nome dell'autore e/o blog.
E' indubbio che gli effetti dell'istituzione dell'area marina protetta di Punta Campanella cominciano a farsi sentire e che a poca distanza dalle spiagge collocate all'interno dei confini del parco è possibile ammirare una vasta gamma di specie marine.
Il costone roccioso e la presenza del solarium realizzato su quella che era la piattaforma in cemento per il carico/scarico del materiale di cava sulle navi, insieme alla forma della cala, fanno sì che a trenta-cinquanta metri dalla spiaggia siano pochi i bagnanti e il mare sia già dominio incontrastato della fauna ittica.
Partendo dalla spiaggia, sul lato destro della cala, è possibile già pochi metri dopo il bagnasciuga ritrovarsi a nuotare fra cefali, castagnole e salpe, mentre sugli ampi scogli che docilmente degradano in acqua, a pochi centimetri di profondità e proprio sotto i tanti lettini ed ombrelloni posizionati sul solarium, senza necessità di immergersi, è possibile ammirare donzelle, coloratissime donzelle pavonine e blennidi (bavose) di diversi tipi e colori, intervallate da gruppi di salpe intenti a brucare le alghe.
Fra uno scoglio e un altro, a maggiore profondità, è facile imbattersi in qualche sarago o occhiata e sono diversi gli sciarrani ed altri piccoli serranidi che fuggono via appena avvistati, mentre in giornate particolarmente tranquille è possibile scorgere una murena o uno scorfano.
Sempre sullo stesso versante di costa, sotto il solarium, appena superata lo scoglio accessibile tramite scaletta dallo stabilimento di Cala di Puolo, cambia lo scenario in quanto la roccia sotto una struttura in cemento abbandonata, risalente sempre al periodo in cui nella zona era attiva una cava, scende verticalmente verso il fondo. Dall'alto, situate su rocce a una profondità di circa quattro - cinque metri, è possibile scorgere oltre ai numerosi ricci sempre presenti in zona alcune stelle marine e varie specie ittiche fra quelle sopra riportate, mentre immergendosi anche di poco accanto al costone roccioso è possibile incontrare piccole cernie o altri piccoli serranidi, qualche granceola ben mimetizzata, oltre alle solite variopinte donzelle pavonine e donzelle.
Più impegnativa è l'escursione con maschera e boccaglio che può essere fatta nuotando verso lo stabilimento balneare Karama, situato in corrispondenza del punto di attracco dello yacth di Achille Lauro, il Karama appunto, proprietario a metà del secolo scorso dell'intera zona. Si tratta di un tratto di costone roccioso collocato a sinistra della spiaggia distante circa cinquanta-ottanta metri da questa, in condizione di mare aperto rispetto al lato di destra. E' più facile in tal caso imbattersi in pesci di dimensioni maggiori ed in banchi di saraghi, occhiate o altri. In prossimità del costone roccioso anche in questo caso sono prevalenti le donzelle pavonine, i ricci di mare, piccoli esemplari di blennidi sopratutto in prossimità della superficie.
Seguono diversi scatti fotografici realizzati all'interno della Cala di Puolo per profondità che vanno dai pochi centimetri fino a circa tre metri di profondità con una macchina fotografica digitale subacquea compatta CANON Powershot D10.
Per quanto riguarda fauna e flora individuabili a profondità maggiori rispetto a quelle visibili facendo semplicemente snorkeling si rimanda a siti specializzati nel "diving" o alla consultazione del sito della riserva di Punta Campanella .
1 commento:
buona domenica
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