Il mare antistante Bagnoli visto da Nisida - apr 2011 |
Anche quest'anno è possibile verificare facilmente quali siano le zone costiere di Napoli e dintorni balneabili e in quali invece sia in vigore il divieto di balneazione. Cliccando sulla pagina apposita realizzata dall'ARPA Campania per il monitoraggio delle acque di balneazione è possibile conoscere località per località, tratto costiero per tratto costiero, quale sia la qualità dell'acqua di mare e quali siano i livelli di agenti inquinanti presenti per ciascun prelievo effettuato durante la stagione balneare. A ben guardare il numero di bandierine azzurre (mare balneabile) è di gran lunga superiore di quelle rosse (mare sporco e non balneabile) nel tratto di costa che va da Napoli fino a Monte di Procida, mentre è tristemente tinta di rosso l'intera area costiera che va da San Giovanni a Teduccio fino a Castellammare di Stabia oltre a quella che va da Monte di Procida in su verso il litorale domizio. Si tratta, purtroppo, di conferme di situazioni già gravemente compromesse in passato. Da segnalare, ma la cosa non fa notizia, l'assenza di bandiere rosse sulle isole di Ischia, Procida e Capri così come per quanto riguarda l'intera area costiera della penisola sorrentina e costiera amalfitana. Nell'ambito delle aree risultate balneabili a Napoli, l'unico neo per quanto riguarda le rilevazioni effettuate nel mese di aprile riguarda il mare antistante via Caracciolo. Cliccando infatti sulla bandierina corrispondente è possibile notare che il primo prelievo effettuato il giorno 19 aprile 2011 abbia dato come risultato valori ben oltre il limite consentito sia in termini di presenza di enterococchi che di escherichia coli, anche se va sottolineato che le analisi ripetute a distanza di 48 ore e di una settimana sono risultate essere ottime. I diversi tratti di costa non balneabili per motivi diversi dall'inquinamento (ad esempio aree portuali) sono riportati in una tabella a parte sul sito dell'ARPA Campania.
Si tratta, ovviamente, dei primi dati riguardanti il 2011. Come già accaduto in passato, con l'inizio della stagione balneare è prevedibile che saranno diverse le segnalazioni di "mare sporco o inquinato" anche in zone considerate dalle acque eccellenti, a causa anche delle cattive abitudini di molti diportisti, del non rispetto delle regole più elementari e del fatto che in molte località balneari le fognature e i depuratori sono spesso dimensionati in modo tale da non sopportare l'enorme incremento di lavoro causato dalla presenza di migliaia di turisti stagionali.
Ai dati pubblicati dall'ARPA Campania, positivi per quanto riguarda il litorale napoletano, va aggiunta la buona notizia, pubblicata alcuni giorni fa, della riconferma per il terzo anno consecutivo del comune di Massa Lubrense come unica bandiera blu FEE in provincia di Napoli.
Ai dati pubblicati dall'ARPA Campania, positivi per quanto riguarda il litorale napoletano, va aggiunta la buona notizia, pubblicata alcuni giorni fa, della riconferma per il terzo anno consecutivo del comune di Massa Lubrense come unica bandiera blu FEE in provincia di Napoli.
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