Telefoni pubblici bruciati in rogo di rifiuti con manifesti elettorali abusivi di sfondo |
Ballottaggio e rifiuti, monnezza ed elezioni. E' stata una campagna elettorale fra cumuli di rifiuti quella che sta per concludersi ed è stata la spazzatura l'oggetto principale del contendere, fra promesse, progetti e scambi di accuse. Quel che resta è l'immagine di una Napoli martoriata, ferita, danneggiata dai napoletani stessi ancor prima che da una classe politica, nazionale e locale, che sembra incapace di sedersi ad un tavolo per discutere del bene della città senza litigare e senza cercare un proprio tornaconto personale.
La fotografia qui riportata, l'ennesima scattata in via Monteoliveto davanti alla Posta Centrale, riassume in pochi terrificanti particolari quanto sopra scritto: danni da roghi di rifiuti e dietro il segno di una campagna elettorale che continua ad insozzare la città con manifesti abusivi e selvaggi.
Chiunque venga eletto dovrà fare i conti, purtroppo, con la Lega, che farà - come al solito - di tutto per evitare che Napoli possa disporre di quei fondi necessari per uscire dalla crisi in tempi brevi e per mettere le basi affinchè scempi del genere, finalmente, non accadano più.
Gli "step" sono in tal senso quasi obbligati:
- Individuare le aree dove sversare i rifiuti attualmente prodotti che eccedono il quantitativo che è possibile inviare al termovalorizzatore di Acerra
- Prioritario e meno costoso sarebbe utilizzare aree e discariche già disponibili all'interno del territorio della regione Campania. Molto più costosa la soluzione dell'invio all'estero.
- Avviare la raccolta differenziata porta a porta sull'intero territorio cittadino, usufruendo di denaro proveniente da Roma o, se possibile, dai fondi europei
- Avviare in tempi rapidi la costruzione di impianti di compostaggio per il trattamento dell'umido
- Partendo dai dati riguardanti la percentuale di differenziata studiare se e quanti impianti per la produzione di combustibile da rifiuti solidi urbani e centrali termoelettriche che possano bruciarlo realizzare
Contestualmente serve realizzare una serie di ordinanze, simili a quelle fatte da governo e comune nell'autunno scorso, che diano quegli strumenti in grado di punire severamente chi sporca la città, chi non fa la raccolta differenziata, chi sversa illegalmente rifiuti ingombranti o speciali:
- Multe salate fino alla chiusura dell'attività per quelle società/attività commerciali che non fanno la raccolta differenziata e sfruttano l'emergenza per sversare i propri rifiuti sugli ammassi di monnezza presenti in strada
- Sanzioni pesanti e risvolti penali per chi è sorpreso a gettare rifiuti ingombranti o speciali per strada
- Interventi per limitare l'utilizzo di imballaggi ingombranti in materiale plastico o cartone
- Tarsu che da tassa possa diventare una tariffa basata anche sulla qualità della differenziata effettuata oltre che sul quantitativo presunto di rifiuto prodotto.
La strada è lunga ma è facile tracciarne un percorso che possa portare alla soluzione del problema. La speranza è che non si risolva tutto con un nulla di fatto e che le parole di De Magistris come quelle di Lettieri non siano semplici parole al vento.
Promesse a destra, promesse a sinistra, io spero, che indipendentemente da chi vincerà, Napoli deve ritornare pulita, una città come tutte le altre.
RispondiEliminaNapoli, nessuno lo vuole ammettere, ma è tra le città più belle del mondo, solo che a qualcuno non piace, perchè è una realtà che da fastidio.
quindi, sinistra o destra, Napoli deve ritornare pulita