rifiuti a Napoli - 20 aprile 2011 |
Dopo il Natale fra i rifiuti, dopo un capodanno con l'emergenza rifiuti, Napoli si appresta ancora una volta a vivere l'emergenza e il problema inquinamento legato alle emissioni di diossina e particolato dei cassonetti incendiati in prossimità della Pasqua ovvero di uno dei periodi di maggiore afflusso turistico. Volendosi porre all'esterno della città e guardare quanto accade da lontano, potrebbe sembrare che ci sia un disegno prestabilito per danneggiare Napoli e far sì che la città non possa godere degli ovvi introiti legati al turismo, ovvi in quanto è palese ed evidente che la città di Napoli, con i suoi dintorni, rappresenta una realtà unica nel panorama mondiale per l'incredibile numero di monumenti storici, reperti archeologici, bellezze paesaggistiche e fantasia enogastronomica.
Mancano pochi giorni alla Pasqua, bisogna intervenire in fretta, con mezzi speciali ed ordinanze forti per risolvere l'ennesima emergenza di una crisi rifiuti che sembra senza fine. Fra l'altro, come spesso sottolineato in questo blog, intervenire contro i cittadini scorretti che approfittano dell'emergenza per eliminare rifiuti ingombranti sarebbe già un primo passo. Napoli è in piena campagna elettorale, oltre 8000 persone, fra cui il sottoscritto, si sono candidate, in buona parte - si spera - con il sogno e la speranza di far rinascere Napoli. Sulle elezioni peserà ancora una volta come un macigno il problema rifiuti, fra dichiarazioni demagogiche, proposte reali ed una sola speranza, quella che il prossimo sindaco davvero riesca ad avviare nel brevissimo periodo la raccolta differenziata porta a porta, dando lavoro a numerose persone e sgravando il carico enorme di rifiuti che va a depositarsi nelle discariche. In contemporanea, come già scritto numerose volte, sarà necessario realizzare impianti di compostaggio per l'umido, impianti di trattamento dei rifiuti che possano trasformare l'indifferenziato in una risorsa, ovvero in un combustibile liquido o gassoso (per ridurre le emissioni inquinanti) da utilizzare nelle centrali termoelettriche al posto di olio combustibile (altamente inquinante) o metano.
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