Via Caracciolo di sabato mattina - marzo 2010 |
Non è possibile immaginare che il marciapiede di Via Caracciolo debba diventare un mercatino a cielo aperto a causa di decine di improvvisati negozietti del ciarpame. Il paradosso di tale situazione incresciosa sta nel fatto che di fronte a quanto riportato nella fotografia viene organizzato in maniera alquanto efficiente da oramai decenni il mercatino dell'antiquariato durante il terzo ed il quarto weekend del mese. Come accade per Corso Umberto I e spesso anche per via Toledo, da qualche tempo i venditori ambulanti di prodotti di diversa fattura, dalle borse contraffatte a giocattoli di provenienza cinese passando per monili ed altro materiale allestito in maniera più o meno precaria utilizzando ombrelli e tre piedi oppure grossi scatoloni di cartone. Chi scrive crede fortemente che ogni attività illegale ed abusiva di questo tipo costituisca al contempo un enorme intralcio per la circolazione pedonale, costringendo più persone a camminare in prossimità del ciglio della strada, ed un danno enorme per gli onesti commercianti che vendono prodotti simili od in alcuni casi esteticamente identici ma di provenienza sicura e non contraffatti. E' di fondamentale importanza incrementare i controlli per strada ed evitare che situazioni come quella riportata possano diventare la normalità. Al contempo è opportuno trovare tempi, modi e spazi per creare mercatini legali e regolamentati per gli ambulanti che vogliano vendere prodotti a norma nel rispetto delle regole, senza danneggiare i titolari degli esercizi commerciali.
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