A meno di terremoti politici dell'ultima ora, la macchina delle primarie per scegliere il candidato sindaco di Napoli dello schieramento di "Centrosinistra" è ormai in dirittura d'arrivo. A dimostrazione di quanto sia importante il momento del 23 gennaio per parte dell'elettorato napoletano, è stato creato un sito apposito per delineare i profili dei cinque candidati e per scaricare la "scheda elettorale".
Chi scrive crede che lo strumento delle primarie possa essere importante per permettere alla cittadinanza tutta di scegliere, per quanto possibile, un candidato sindaco che possa rispecchiarne le richieste e le attese. Quel che conta, però, è che tale tipo di procedura debba riscontrare quanto più successo possibile in termini di partecipazione, per dare una valenza realmente politica ai risultati. E' palese infatti che un candidato che esca dalle primarie vincitore con pochissimi voti a causa di un'affluenza minima è già di per sè delegittimato in quanto non è riuscito a smuovere il proprio elettorato.
Per quanto riguarda la situazione Napoli, ai candidati oramai storici Nicola Oddati, Umberto Ranieri ed Andrea Cozzolino, esponenti di spicco del PD locale, si sono aggiunti negli ultimi due mesi Libero Mancuso, ex-magistrato in pensione appoggiato da SEL e da quel che resta dei comunisti, e Gino Sorbillo, giovane esponente di una delle famiglie che han scritto la storia della pizza napoletana.
Descrivere brevemente chi sono i candidati alle primarie non è semplice, anche perchè ciascuno di loro ha una storia differente, legata alle differenze di età (il candidato più anziano ha 70 anni, il più giovane la metà), di curriculum, di politica. Il candidato dal curriculum più interessante ed altisonante è sicuramente quel Libero Mancuso, settantenne magistrato in pensione, che indagò su alcune delle pagine più nere della storia contemporanea italiana, appoggiato da SEL. Il candidato forse meno atteso è quel Gino Sorbillo che sta strasformando l'antica arte di famiglia della pizza. In mezzo tre esponenti di provenienza PD, che hanno ricoperto o ricoprono incarichi importanti nel panorama politico locale ed italiano. Nicola Oddati, assessore alla cultura della giunta Iervolino, Andrea Cozzolino, europarlamentare in carica e Umberto Ranieri, docente universitario ed ex-senatore e deputato, sono stati i primi ad essere scesi in campo oramai diversi mesi fa.
Descrivere brevemente chi sono i candidati alle primarie non è semplice, anche perchè ciascuno di loro ha una storia differente, legata alle differenze di età (il candidato più anziano ha 70 anni, il più giovane la metà), di curriculum, di politica. Il candidato dal curriculum più interessante ed altisonante è sicuramente quel Libero Mancuso, settantenne magistrato in pensione, che indagò su alcune delle pagine più nere della storia contemporanea italiana, appoggiato da SEL. Il candidato forse meno atteso è quel Gino Sorbillo che sta strasformando l'antica arte di famiglia della pizza. In mezzo tre esponenti di provenienza PD, che hanno ricoperto o ricoprono incarichi importanti nel panorama politico locale ed italiano. Nicola Oddati, assessore alla cultura della giunta Iervolino, Andrea Cozzolino, europarlamentare in carica e Umberto Ranieri, docente universitario ed ex-senatore e deputato, sono stati i primi ad essere scesi in campo oramai diversi mesi fa.
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