Come già anticipato diversi mesi or sono, dal primo gennaio saranno diverse le notizie negative in termini di costo e qualità dei trasporti pubblici e dei servizi legati a tangenziale ed autostrade. Anche se ancora non vi sono notizie in merito, difficilmente continuerà ad esistere UNICO CAMPANIA a causa della disastrosa situazione economica della regione Campania e dell'aiuto pressochè nullo del governo. Per quanto riguarda i trasporti in città, il prezzo del biglietto per autobus, metro e funicolari dovrebbe volare dagli attuale 1.10 euro a 1.20 o addirittura a 1.30, mentre a quanto si apprende da Il Mattino si farà di tutto per non danneggiare le categorie protette e chi in genere usufruisce di un abbonamento.
La tangenziale di Napoli, forte della certezza di essere stata costruita per diventare "prima o poi" gratuita, subirà un ulteriore aumento e l'importo del pedaggio passerà o a 0.85 o addirittura a 0.90.
La novità principale riguarderà la A3 Napoli-Salerno, in quanto verrà introdotto il pedaggio differenziato per chilometraggio per i soli utenti in possesso del telepass. Chi utilizza l'autostrada per recarsi ad esempio a Portici o Ercolano probabilmente risparmierà non poco (le tariffe partono da 0.80 €), a patto di essere in possesso del comodo telepass, altrimenti dovrà pagare tariffa piena (2 €) che subirà un notevole incremento rispetto a quanto pagato attualmente (1,60 €).
A questa situazione di aumenti indiscriminati si aggiungono i tagli alla mobilità pubblica che imporranno per il 2011 una drastica diminuzione delle corse e la riduzione degli orari di lavoro. Il timore, per chi scrive, è che si torni ad una Napoli di 15 anni fa allorquando l'arrivo di un bus in orario o un funzionamento notturno di funicolari e metro erano considerati eventi miracolosi.
Viene da chiedersi se il calcolo dell'inflazione terrà conto di questi abnormi aumenti figli di una finanziaria massacrante, della crisi e del fatto che in questo contesto politico, fra un festino, una escort ed una fiducia risicata, si discute di tutto fuorchè dei reali problemi della popolazione.
La tangenziale di Napoli, forte della certezza di essere stata costruita per diventare "prima o poi" gratuita, subirà un ulteriore aumento e l'importo del pedaggio passerà o a 0.85 o addirittura a 0.90.
La novità principale riguarderà la A3 Napoli-Salerno, in quanto verrà introdotto il pedaggio differenziato per chilometraggio per i soli utenti in possesso del telepass. Chi utilizza l'autostrada per recarsi ad esempio a Portici o Ercolano probabilmente risparmierà non poco (le tariffe partono da 0.80 €), a patto di essere in possesso del comodo telepass, altrimenti dovrà pagare tariffa piena (2 €) che subirà un notevole incremento rispetto a quanto pagato attualmente (1,60 €).
A questa situazione di aumenti indiscriminati si aggiungono i tagli alla mobilità pubblica che imporranno per il 2011 una drastica diminuzione delle corse e la riduzione degli orari di lavoro. Il timore, per chi scrive, è che si torni ad una Napoli di 15 anni fa allorquando l'arrivo di un bus in orario o un funzionamento notturno di funicolari e metro erano considerati eventi miracolosi.
Viene da chiedersi se il calcolo dell'inflazione terrà conto di questi abnormi aumenti figli di una finanziaria massacrante, della crisi e del fatto che in questo contesto politico, fra un festino, una escort ed una fiducia risicata, si discute di tutto fuorchè dei reali problemi della popolazione.
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