il marciapiede di via Sanfelice, a dieci metri dalla rinata piazza Bovio |
Recuperare la vocazione turistica della città di Napoli partendo da una riqualificazione dell'arredo urbano troppo spesso maltrattato e dimenticato. Questo è il messaggio pubblicato in una nota su facebook da un amico del laboratorio napoletano, uno dei tanti partenopei trasferitisi per motivi di lavoro in altra città, rimasto però legato sentimentalmente alla città natale. Come ben noto a chi ogni tanto passa da queste parti per leggere aggiornamenti su Napoli, chi scrive da diverso tempo si batte (un po' contro i mulini a vento) in favore di una politica delle piccole cose, dei piccoli passi verso una riqualificazione della città che parta dal basso, dal rispetto delle aree pedonali, da una corretta manutenzione di strade e marciapiedi, da un più razionale utilizzo delle risorse da destinare al verde urbano, dalla lotta senza quartire a chi non ama la città, a chi sporca e non rispetta le ordinanze ambientali, a chi - presunto artista - imbratta con scritte orride i portoni dei palazzi antichi.
Per quanto riguarda i marciapiedi cittadini, una delle situazioni paradossali che si prospetta in questi giorni è il confronto fra la appena restituita alla cittadinanza piazza Borsa (piazza Bovio) e il marciapiede di via Sanfelice, trasformatosi negli ultimi anni in un vero e proprio percorso ad ostacoli che nei giorni di pioggia offre anche pozzanghere e fanghi oltre a buche profonde ed insidie di ogni genere. La condizione di via Sanfelice è assurda in quanto a monte e valle di questa strada, che ospita fra l'altro una caserma della guardia di finanza, un albergo a tre stelle, un supermercato e diverse attività commerciali, sia in piazza Bovio che in via Monteoliveto, i marciapiedi sono stati recentemente rifatti con tanto di installazione di nuovi alberi. Via Sanfelice, al contrario, presenta un marciapiede in mattoncini rossi che ricorda molto opere degli anni '80 e un altro in pavimentazione grigia, in entrambi i casi ridotti a un continuo susseguirsi di buche, fossi, percorsi sabbiosi che rendono difficile passeggiare ai pedoni e quasi impossibile l'utilizzo di passeggini o carrozzine.
Accanto alla necessità di mantenere le zone della città il cui arredo urbano sia stato recentemente ristrutturato nelle migliori condizioni possibili (via Marina, piazza Bovio ad esempio per citare due casi della seconda municipalità), è importante che gli interventi effettuati qualche anno fa non vengano poi del tutto trascurati (come accade ad esempio in via Toledo della quale si scriverà più avanti) e che non debbano esistere accanto ad aree "linde e pinte" zone del tutto abbandonate in pieno centro città.
Nessun commento:
Posta un commento