Corso Umberto I, ieri mattina |
Corso Umberto I, stamattina |
Per un cumulo di immondizia che viene rimosso a Napoli, in un'altra parte della città, magari nello stesso quartiere, inizia a formarsene uno nuovo. Le due fotografie, scattate a distanza di 24 ore in corso Umberto I, seconda municipalità, a venti metri da piazza Borsa, dimostrano come la massa informe composta da rifiuti indifferenziati sia aumentata, raddoppiando ed occupando ulteriore spazio sul marciapiede fino ad ostruire l'ingresso di un palazzo ai veicoli. I rifiuti del giorno precedente sono stati ammassati in modo tale da ridurne il volume ma sono stati compensati dall'ulteriore produzione giornaliera della zona. A pochi giorni dall'inizio del previsto (chissà?) afflusso turistico legato al Natale ed all'arte presepiale, Napoli è ancora nella piena emergenza e a Roma, nei corridoi della poltica, l'interesse prevalente è ancora rivolto a difendere l'indifendibile (in tal senso vergognoso il comunicato stampa del Ministero dell'economia che annunciava a caratteri cubitali che il ministro non aveva parlato di "puttanelle" in pubblico) nel tentativo di risolvere la crisi politica piuttosto che i problemi veri che attanagliano la popolazione. Nell'attesa - si spera non vana - che finalmente vengano portati avanti progetti seri per risolvere definitivamente il problema rifiuti, non sarebbe davvero il caso di eliminare la spazzatura per le strade prima che possa scoppiare un'epidemia? Basterebbe un gesto del governatore Caldoro per far sì che i rifiuti presenti possano essere sversati nelle discariche campane presenti al di fuori del territorio provinciale. Basterebbe un intervento serio del sindaco Jervolino per avviare in tutta la città quella raccolta differenziata porta a porta, attiva con ottimi risultati in termini di percentuali già ai Colli Aminei, a Bagnoli ed in altre aree, per ridurre drasticamente la massa di indifferenziata prodotta dai cittadini. Basterebbe un intervento del governo per sollverare almeno in parte i costi della gestione dell'immondizia dalle spalle di quei cittadini che, in piena emergenza rifiuti, con tonnellate di sacchi di immondizia sotto casa, vedono ulteriormente incrementata la propria tassa sui rifiuti (la tarsu).
Edit: è notizia proprio di queste ore che il governo ha sbloccato una parte dei fondi FAS (150 milioni di euro) per l'emergenza rifiuti in provincia di Napoli, bloccando al contempo l'apertura della seconda discarica di Terzigno e di altre.
Edit: è notizia proprio di queste ore che il governo ha sbloccato una parte dei fondi FAS (150 milioni di euro) per l'emergenza rifiuti in provincia di Napoli, bloccando al contempo l'apertura della seconda discarica di Terzigno e di altre.
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