In molti quartieri centrali della città la spazzatura non viene raccolta da oltre 72 ore.
Il risultato delle proteste - in parte giustificate in parte no - degli abitanti di Terzigno è che fra poco Napoli dovrà chiedere lo stato di emergenza per motivi sanitari e mi stupisco di vedere scuole ed università ancora aperte. La fotografia è stata scattata accanto - ben visibile sulla destra - l'ingresso di una delle sedi dell'Università degli Studi di Napoli Federico II: i passanti qui come altrove sono costretti a camminare per la strada dato che i marciapiedi sono occupati dai rifiuti.
E' ora di dire BASTA al facile buonismo che tende a giustificare anche azioni di guerriglia, è ora di intervenire per evitare che Napoli venga definitivamente sommersa dai rifiuti.
Come scritto meno di due giorni fa, in attesa di varare seri piani per la gestione dei rifiuti, partendo dalla raccolta differenziata porta a porta per ridurre considerevolmente l'indifferenziato da "gettare" in discarica per arrivare alla costruzione di termovalorizzatori per fare energia elettrica dai rifiuti non differenziati, è necessario un intervento politico che possa risolvere l'emergenza attuale anche con scelte impopolari. Sarà poi necessario che le amministrazioni locali riescano di concerto a realizzare un piano che comprenda anche controlli veri contro chi viola la legge in materia di rifiuti e verso chi impunemente non paga la tassa tarsu.
1 commento:
Se Napoli chiede aiuto, mi permetto di rivogergli, con spirito costruttivo, una domanda: quanta spazzatura comprano oggi i Napoletani e perché. Grazie
Posta un commento