Come già più volte scritto, sembra che nell'Italia del 2010 sia minimo lo spazio da dedicare all'arte, alla cultura ed alla ricerca scientifica. Oltre ai già vituperati tagli ai "famosi" enti culturali inutili (ovvero a istituzioni di eccellenza nell'ambito della cultura e della ricerca in ambito internazionale) previsti dalla finanziaria, negli ultimi tempi anche gli organi di governo locali hanno cominciato a bersagliare musei ed enti di importanza fondamentale per la città quali ad esempio il Museo Madre e la città della Scienza. E' assurdo immaginare che un museo d'arte contemporanea apprezzato da esperti di tutto il mondo debba chiudere per bollette non pagate. Il gesto di Mimmo Paladino di lasciare la propria opera "Prova d'orchetra" coperta da un drappo nero in segno per due settimane è stato quanto mai eloquente.
Il MADRE è un patrimonio di Napoli, va salvaguardato e non danneggiato, sono 200 gli appartenenti al mondo della cultura internazionale che hanno aderito all'appello per salvare il museo. Sono oltre 6000 le persone comuni od appartenenti al mondo della cultura che hanno dato la loro adesione in questi giorni.
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