Semaforo verde per l'invasione di rifiuti - Napoli, 23 settembre |
Che aprire una discarica qua e là non fosse la soluzione definitiva del problema rifiuti a Napoli era qualcosa di evidente già due anni fa, che bastassero qualche protesta all'ingresso delle discariche, uno sciopero e la violenza di quanti -aizzati probabilmente dalla camorra - hanno incendiato dei compattatori di rifiuti per far ripiombare il centro di Napoli nell'incubo dell'invasione dei rifiuti già nel 2010 era prevedibile ma di certo non atteso. Napoli ripiomba in questi giorni nel caos: sono tonnellate i rifiuti a disposizione delle macchine fotografiche delle migliaia di turisti che affollano le strade del centro, spaccanapoli e le arterie principali. Se non si agisce subito, c'è il concreto rischio che il danno economico e di immagine ad una città che faticosamente si sta rialzando possa causare il crollo degli afflussi turistici per le prossime feste di Natale, periodo d'oro in genere per Napoli grazie all'antica tradizione presepiale.
Quel che colpisce l'attenzione è che non è ancora apparso un cartello od un manifesto in strada per chiedere il linciaggio mediatico e la cacciata degli attuali governanti e di chi ha in gestione l'affaire immondizia a Napoli e provincia. Bisogna reagire quanto prima. E' il momento di mettere da parte le differenze di fazione politica e di vedere sindaco, presidente della Provincia e governatore della Regione rimboccarsi tutti e tre le maniche per far rientrare quanto prima l'emergenza, arrestando i violenti e cercando insieme e di comune accordo le risorse economiche non tanto per aprire nuove discariche (che procrastinano il problema ma non lo eliminano) ma sopratutto per avviare la costruzione di nuovi termovalorizzatori per i rifiuti già in discarica e per completare il progetto della raccolta differenziata porta a porta già avviata dall'amministrazione comunale in alcuni quartieri.
Proprio in piena emergenza non va dimenticato infatti che la Campania è fra le regioni più virtuose per quanto riguarda la raccolta differenziata e che l'esempio di realtà come Salerno o Portici va seguito quanto prima.
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