bavosa - cala di Puolo - agosto 2010 |
Terminata l'emergenza legata alla mucillagine, grazie sopratutto a diversi temporali estivi, è il momento di fornire ulteriori informazioni riguardanti lo stato delle acque di balneazione di Napoli e provincia. Alcuni giorni or sono, a fine luglio, la goletta verde di Legambiente ha effettuato diversi rilievi in numerosi punti critici del litorale napoletano. I risultati sono stati pubblicati sul sito di Legambiente e dai comunicati stampa riguardanti i prelievi nel golfo di Napoli ed il numero di vele assegnate per la Guida Blu 2010, appare evidente che sono da una parte preoccupanti, per quanto riguarda le numerose zone già note in cui il mare è fortemente inquinato e la balneazione è vietata, ed al contempo confortanti per quanto riguarda le numerose "vele" assegnate a diverse località balneari campane, sopratutto in provincia di Salerno (cinque vele a Pollica-Acciaroli Pioppi e quattro stelle a Centola-Palinuro e Pisciotta).
In provincia di Napoli le località che possono vantare "tre vele" sono Massa Lubrense (insignita anche della bandiera blu FEE 2010) , Anacapri e Capri, mentre si fermano a due vele Vico Equense, Procida, Ischia e Sorrento.
Per una volta, confrontando i dati ARPA Campania e Goletta Verde, sembra che non ci siano località in cui emergano notevoli differenze fra i risultati dei prelievi ufficiali e quelli di Legambiente: le aree indicate come inquinate dall'ARPA lo sono anche per Goletta Verde e non vi sono località in provincia di Napoli in cui ci sono grosse discrepanze, anche se il comunicato di Legambiente è fortemente critico sulla riapertura di diversi tratti di costa dichiarati "temporaneamente vietati". Va però segnalato che i prelievi ARPA effettuati in quei tratti costieri non hanno rilevato presenza di agenti inquinanti nè in aprile nè in maggio.
In provincia di Napoli le località che possono vantare "tre vele" sono Massa Lubrense (insignita anche della bandiera blu FEE 2010) , Anacapri e Capri, mentre si fermano a due vele Vico Equense, Procida, Ischia e Sorrento.
Per una volta, confrontando i dati ARPA Campania e Goletta Verde, sembra che non ci siano località in cui emergano notevoli differenze fra i risultati dei prelievi ufficiali e quelli di Legambiente: le aree indicate come inquinate dall'ARPA lo sono anche per Goletta Verde e non vi sono località in provincia di Napoli in cui ci sono grosse discrepanze, anche se il comunicato di Legambiente è fortemente critico sulla riapertura di diversi tratti di costa dichiarati "temporaneamente vietati". Va però segnalato che i prelievi ARPA effettuati in quei tratti costieri non hanno rilevato presenza di agenti inquinanti nè in aprile nè in maggio.
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