Una tranquilla giornata in autobus a Napoli

Autobus di linea anni '50 - Malta, Ottobre 2007
Alla fermata accanto a me c'è un signore che attende con pazienza l'arrivo dell'autobus, ha quattro o cinque ombrelli in mano ed aspetta che scenda dal bus qualche cliente, che possa comprare per pochi euro un sicuro riparo dalla pioggia. Alla fermata accanto a me c'è un vecchietto che fuma il sigaro... anche lui attende l'arrivo del sospirato numero.  Per quanto mi riguarda, a differenza di quanto accaduto nei giorni scorsi, adesso ho una certezza: il bus che attendo si fermerà ad un mio cenno e non farà finta di non vedermi come ieri mattina... la fermata degli automezzi EAV ex-Sepsa, durante questo caotico periodo di lavori in corso lungo tutta via Marina, è stata infatti spostata dall'incrocio di Portosalvo alla fine di via De Gasperi, all'altezza della caserma della gdf. Passa un 601 affollatissimo... per questa volta non mi tocca... arriva il mio Napoli-Torregaveta, insolitamente affollato... probabilmente a causa della pioggia...  mi rintano nel mio angolino, la Repubblica resta sotto al braccio...verrà sfogliata in un'altra occasione...magari al ritorno...   
Il pomeriggio prevede una sosta obbligata a mezza via, in piazza Sannazaro. Non è un errore, anzi... ho scoperto da poco che quella che per tutti, compresa la toponomastica ufficiale, è piazza Sannazzaro, in realtà ha una sola z... vabbè... classici problemi legati alla dizione napoletana probabilmente. Dopo un'attesa di dieci minuti alla fermata di via Giulio Cesare opto per il più sicuro treno metropolitano... in pochi minuti passo da Campi Flegrei alla stazione di Mergellina.  La ripartenza è da Via Giordano Bruno, nota ai più come via Mergellina.  Mi servirebbe un 152 o uno degli autobus ex-sepsa, ma non passa nulla... arriva un Cqualcosa... porta a piazza Vittoria, lo prendo al volo.  Arrivato in piazza devo scegliere a quale delle tre fermate di piazza Vittoria attendere il mio prossimo autobus...  arriva un 601... si svuota e si riempie in un nonnulla... si riparte... il pullman è  nuovo, nuovissimo, di quelli con computer di bordo e centraline anti inquinamento sul tetto. Nel giro di due fermate il bus è pieno, alla terza è stracarico ma la gente si ostina a voler salire...alla quarta fermata si assiste a qualche scena tragicomica, con gli ultimi arrivati che iniziano una danza propiziatoria con la porta automatica... chiude...salgo...apre...scendo... danza che dura un paio di minuti fra le voci stizzite delle altre sardine, degli altri passeggeri già all'interno del bus. Alla quinta scendo... è la mia fermata...probabilmente sarei sceso comunque... Insieme a me scende il tizio degli ombrelli, non è quello della mattina, è più organizzato, ha una ventina di ombrelli montati su un passeggino usato... si becca qualche improperio da parte di qualche fruitore del bus esausto... e l'autobus riparte con il suo carico di meraviglie... in un tranquillo giorno di pioggia napoletano

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