Non è facile descrivere cosa si prova a guardare le immagini che provengono da L'Aquila oggi, a oltre DIECI mesi dal terremoto che sconquassò il capoluogo di regione dell'Abruzzo e che causò un numero fin troppo elevato, paragonato alla forza devastante dell'evento sismico, di vittime. Per puro caso pochi minuti fa mi sono imbattuto in un blog (mis kappa è per la cronaca 47mo in classifica wikio) la cui autrice è aquilana e dal quale ho avuto accesso al video che condivido, qui come su facebook, riguardante una protesta tenutasi in centro storico dell'Aquila il giorno di San Valentino ad opera di alcuni cittadini, che, anche grazie al buon senso delle forze dell'ordine, sono riusciti a raggiungere per la prima volta dopo mesi il centro storico, fantasma di un centro abitato, laddove alla piazza si son sostituiti i cumuli di macerie alti anche diversi metri ed in cui si respira un'aria ancora intrisa di polvere. E' assurdo, anche alla luce degli scandali che stanno distruggendo l'immagine di una Protezione Civile che fino a qualche giorno fa noi, ingenui, ritenevamo essere fra le più efficienti in Europa, immaginare che a DIECI mesi dal terremoto una parte consistente della popolazione sia ancora ospitata negli alberghi a decine di chilometri di distanza. E' assurdo che i telegiornali non facciano girare ogni giorno queste immagini, a dimostrazione della LENTEZZA con cui procedono i lavori - al di là delle parole dei cittadini ripresi dalla videocamera soffermatevi a guardare le immagini sullo sfondo: finestre puntellate con travi di legno, tonnellate di macerie per la strada, attrezzature per costruire impalcature ancora sigillate per terra - come è assurdo che ci sia chi si VANTA di come stia procedendo la ricostruzione post-terremoto.
La realtà è che l'Aquila che vediamo oggi è un cantiere con cumuli di macerie ovunque.
La realtà è che l'Aquila che vediamo oggi è un cantiere con cumuli di macerie ovunque.
1 commento:
Rivoglio la prima Repubblica!!!!
Rivoglio il CAF!!!!
Italia RISUSCITA!
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