Ho atteso qualche giorno prima di "cimentarmi" con questa recensione in quanto davvero non sapevo nè so tuttora a cosa serva recensire quello che per definizione non è un film bensì un cinepanettone. Quel che so per certo è che, da bravo tifoso del Napoli, ho dato il mio annuale obolo al buon De Laurentiis che, come sempre, ha subito premiato il pubblico di fede napoletana con un acquisto ad effetto nel mercato "di riparazione". In realtà quel che avrebbe sicuramente bisogno di restauro è proprio il format stesso di cinepanettone, che almeno negli anni scorsi garantiva qualche sprazzo di risate ma che oramai fa ridere pochi, pochissimi e che, qualora non venga rinnovato, difficilmente potrà garantire l'afflusso enorme di spettatori - e di euro - degli anni scorsi. A prescindere dal fatto che la sceneggiatura, come sempre in tali casi, è davvero zoppicante, quel che davvero irrita lo spettatore è l'assenza di spessore di un trio di "figli d'arte" che sulla carta dovrebbe far faville "De Sica - Gassman - Tognazzi". Fra battute volgari che fanno ridere i polli, qualche sedere al vento e ben poco altro, "Natale a Beverly Hills" procede come se fosse una parata di stelle e stelline nostrane (Quattrociocche, Ferilli, Jo Champa, Paolo Conticini, la HunziKer, Massimo Ghini, persino una comparsata di Rossano Rubicondi) senza mai impensierire lo spettatore... Gente che parla al telefonino, rumori di mascelle che masticano nervosamente popcorn, chiacchiere più o meno a bassa voce... il pubblico di Capodanno rispecchia sia l'Italietta rappresentata da Parenti che il clima di noia che la pellicola crea già dopo pochi minuti.
Giudizio: @
Visto il primo dell'anno al cinema Roma di Roccaraso. Sala stretta e lunga, schermo medio, posti numerati e prenotabili.
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Visto il primo dell'anno al cinema Roma di Roccaraso. Sala stretta e lunga, schermo medio, posti numerati e prenotabili.
2 commenti:
Sono lontani i tempi di Jimmy il Fenomeno!!
In effetti...
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