Albero dei desideri, Galleria Umberto I Napoli
L'Epifania tutte le feste porta via... con la befana, assieme al carbone inviato a destinatari ignoti, sulla scopa, accanto al cappello alla romana e dentro il sacco con tutte le calze ripartono verso luoghi esotici e lontani, tutti i buoni propositi che abbiamo fatto in questo periodo di feste religiose. Ricomincia in pieno il solito tran tran, con la nota aggiuntiva dell'incremento del traffico causato dai saldi post-natalizi. Riprendono le file interminabili fuori alle grandi griffe, Fendi, Fay, Ferragamo etc. in barba ad ogni discorso o nota sulla crisi che ci attanaglia, i tanti mendicanti che oramai - guarda caso - si trovano più facilmente fuori ai supermercati che davanti agli ingressi delle chiese, torneranno a chiedere l'elemosina senza augurar nulla a nessuno, in particolar modo ai tanti che passano davanti senza nemmeno salutare, abbozzare una parola, anche un solo "no", i quali, dopo le festività durante le quali magari han financo "posato" qualche monetina, riprenderanno a far finta che gli "esclusi" non ci siano ma siano solo immagini di contorno di una realtà perfettamente funzionante. Bentornati nel viver quotidiano... rimettiamoci i nostri bei paraocchi e riprendiamo a svolgere con mestizia il compitino dato ai personaggi che quotidianamente appena indossiamo la maschera prima di scendere di casa impersoniamo. Fine primo atto... la recita riprende... e pazienza se i desideri resteranno appesi sugli alberi ed i buoni propositi resteranno tali per mancanza di voglia e tempo...
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