La recensione di questa settimana riguarda il blockbuster hollywoodiano Sherlock Holmes, da pochi giorni nelle sale cinematografiche italiane. Lo Sherlock Holmes interpretato dal sempre bravissimo Robert Downey Jr si avvicina molto all'originale creato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle , anche se esteticamente l'immagine dell'investigatore è di gran lunga differente dall'attore di origini irlandesi. Incredibilmente attento ai particolari, abilissimo nel riuscire a risolvere qualsiasi caso attraverso processi puramente deduttivi, dal carattere particolare, dipendente da droghe ed esperto di arti marziali, in perfetto connubio spirituale con l'amico e collaboratore di sempre Dott. Watson, Sherlock Holmes ha ancora oggi fan in tutto il mondo, fra giovani ed anziani.
Il burrascoso passato di Downey Jr avrà sicuramente favorito una interpretazione davvero apprezzabile, sopratutto nei momenti in cui il regista, Guy Ritchie ex- Ciccone, focalizza l'attenzione sugli aspetti bui e nascosti della psiche del protagonista, così come più di una volta l'indole da "Iron Man" fuoriesce nei duelli fisici, un po' troppo presenti in vari punti delle diverse indagini. Nani e giganti, baronetti e sguatteri, massoni e ladre famose, il quadro della Londra di fine '800 è completo, ben fatto, sopratutto quando ci si sofferma sui panorami visti dall'alto del Tower Bridge ancora in costruzione. La battaglia fra la paura generata dall'ignoranza e dal timore di pratiche magiche e la profonda convinzione del protagonista che con il ragionamento deduttivo si possa trovare una risposta a qualsiasi enigma sarà chiaramente l'argomento di buona parte del film... alla fine, come si può immaginare, la ragione prevarrà sull'irrazionale ed il grande detective troverà, come sempre, una soluzione agli enigmi a lui sottoposti. Apprezzabile Jude Law nel ruolo di Watson e molto credibile Mark Strong nel ruolo del cattivo Lord Blackwood.
Film adatto ai bambini, a parte qu alche scena un po' violenta. Non vi sono scene di sesso nè sangue.
Giudizio: @@@@*
Visto al Martos Metropolitan, sala 5. Sala grande, schermo grande, posti a sedere numerati e comodi. Ancora non disponibile il pagamento tramite bancomat o carta di credito.
*Con questa recensione si inaugura un "giudizio sintetico" espresso in @:
legenda:
@: da evitare
@@: mediocre
@@@: si può vedere
@@@@: da vedere
@@@@@: da non perdere
@@@@@@: capolavoro
*Con questa recensione si inaugura un "giudizio sintetico" espresso in @:
legenda:
@: da evitare
@@: mediocre
@@@: si può vedere
@@@@: da vedere
@@@@@: da non perdere
@@@@@@: capolavoro
3 commenti:
Permettimi un appunto: la logica di Sherlock Holmes non è deduttiva, ma abduttiva!
RECENSIONE SHERLOCK HOLMES
salve e complimenti per il blog che gestisci ;)
colgo l'occasione per augurarti un sereno anno nuovo ;)
Marco Michele
CN
ciao, ti auguro un anno pieno di bei post (come questo) e nuovi lettori. per resistere (ce la faremo?). buon anno dal corridore!!
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