Il ritorno della recensione settimanale è dedicato ad uno dei film "natalizi" in uscita in questo weekend appena trascorso: Io e Marilyn di Leonardo Pieraccioni.
Pur essendo un prodotto studiato appositamente per il pubblico natalizio, in cerca di risate facili e difficilmente propenso ad elucubrazioni mentali, bisogna ammettere che i 96 minuti di proiezione scorrono fluidi, senza noia e che la pellicola nel suo complesso risulta discreta e "vedibile".
L'espediente "Marilyn", ovvero la comparsa del fantasma della bella ed indimenticata attrice americana in seguito ad una curiosa seduta spiritica, è ottimo spunto per il regista sia per creare situazioni comiche che costringono lo spettatore ad una facile risata, sia per analizzare in maniera forse un po' più profonda di quanto accada nei "soliti" suoi film, lo stato d'animo del protagonista, toscano puro e "sfigato" come in quasi tutti i film dell'attore/regista e, come sempre, dal nome abbastanza improponibile.
Fra le novità proposte risulta simpatica e riuscita l'accoppiata inedita Luca Laurenti - Massimo Ceccherini, buona la prestazione di Rocco Papaleo, oltre a quella del protagonista. Discreta, con qualche volgarità di troppo la prova di Biagio Izzo. Una delle novità, rispetto a lavori passati, è proprio nella presenza forte di coprotagonisti che in molti casi rubano la scena ai "soliti" personaggi pieraccioneschi: buona parte delle gag riuscite risulta avere come protagonisti i personaggi secondari, lontani dai soliti stereotipi fiorentini e toscani.
Il confronto fra il circense, atletico e spavaldo napoletano ed il "tecnico delle piscine" fiorentino, abituato ad una vita "classica" è ben riuscito, offre spunti comici e dà la possibilità al regista di inserire anche qualche nota di "morale", volta a ricordare quanto sia più difficile affrontare la vita quotidiana rispetto ad affrontare le fauci di una tigre, fra l'altro mansueta più di un gattino.
Giudizio: @@
Giudizio: @@
Film adatto ai bambini, non sono presenti scene violente o di nudo. Va segnalata qualche volgarità di troppo, in dialetto napoletano o fiorentino.
Una nota doverosa riguardante la sala cinematografica: il film è stato visto in sala 4 dell'appena riaperto Martos Metropolitan, rinato dopo otto mesi dalle ceneri del Warner Village Metropolitan. Non sono stati fatti particolari lavori di ristrutturazione, il cinema risulta praticamente lo stesso di pochi mesi fa, con l'unica differenza data dalla sparizione - ovvia- di tutte le raffigurazioni dei personaggi dei cartoon Warner Bros. La sala risulta essere comoda e lo schermo grande, i posti sono numerati e preselezionati all'atto della vendita del biglietto. Ad oggi non era ancora possibile pagare con carta di credito o bancomat, mentre il sito internet, già attivo, prevede la possibilità di prenotare via web o via sms, previa iscrizione, ma da un primo controllo sembra che il servizio sia ancora in "fase di rodaggio" e non completamente funzionante. Un ritorno, comunque, notevole per Napoli, essendo il Metropolitan il miglior cinema presente in città, per qualità dei servizi e collocazione geografica.
Ps
il trailer
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