Il chiostro di San Marcellino e Festo è probabilmente uno dei più noti e belli di Napoli, frequentato da tanti giovani a causa della presenza al suo interno della facoltà di geologia e del museo di paleontologia dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. L'attuale utilizzo del chiostro risale al 1907, quando il complesso, già adibito ad uso civile dai tempi di Gioacchino Murat, fu ceduto all'università di Napoli. Nel corso del XX secolo ha subito diversi danni prima a causa dei bombardamenti durante la II guerra mondiale, quindi a causa degli effetti del terremoto del 1980 in Irpinia. Attualmente il chiostro si presenta in buone condizioni, con piante curate ed ovunque testimonianze della plurimillenaria storia che portò a fondere i due complessi originari, quello benedettino dedicato a San Festo e quello basiliano dedicato ai santi Marcellino e Pietro, già esistenti nell' VIII secolo d.C. Il chiostro è composto da due cortili, su quello inferiore si affaccia
l'oratorio della scala santa , celebre per la scalinata monumentale, una delle ultime opere di Vanvitelli.
|
la fontana in pietra lavica nel cortile inferiore del complesso di San Marcellino e Festo |
Nessun commento:
Posta un commento