Entrando nella sala dell'armeria del Maschio Angioino (alla sinistra della cappella palatina) si torna indietro di mille anni rispetto al resto del castello. E' qui infatti che scavi archeologici hanno riportato alla luce stratificazioni di diversi utilizzi che della zona si fece in epoca romana. Il pavimento in vetro permette di visitare l'intera sala e di passeggiare di fatto sopra i resti di una piscina di una villa del I secolo a.C., poi ricoperta di terra, quelli di altre strutture di un'altra villa di epoca imperiale (V secolo) ed è interessante anche la zona in cui sono state rinvenute decine di sepolture, alcune con corredi di anelli ed altri monili, a denotare che l'area sia stata utilizzata in epoca tardo-romana e fino forse all'inizio della costruzione del castello come necropoli. Del resto anche durante i lavori per la realizzazione di via Acton furono trovati centinaia di scheletri, poi riposti in un'ala del cimitero delle fontanelle. L'intera area intorno piazza Municipio, del resto, è uno dei luoghi in cui la stratificazione fisica e storica di Napoli è più evidente, a partire dall'antico porto greco ritrovato dopo millenni durante i primi anni dei lavori della metropolitana linea 1e come mostrato dai cantieri archeologici ancora aperti che mostrano reperti di varie epoche, dall'epoca romana al Medioevo.
Questa fotografia verrà aggiunta alla guida fotografica di Napoli
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